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Giulio Pelonzi (Pd): “Discontinuità? Raggi salvi subito Lucha y Siesta e fermi gli sgomberi”

Oggi pomeriggio l’incontro tra una delegazione del Pd e la sindaca Virginia Raggi, alla luca anche della nascita del nuovo governo. Un confronto che non è per nulla scontato apra una stagione nuova di collaborazione tra maggioranza e opposizione di centrosinistra. “Questa sindaca non ha mai ritenuto in tre anni e mezzo di confrontarsi con le forze di opposizione. Per cui come si dice a Roma ‘s’è sveiata’ molto, forse troppo in ritardo”, così Giulio Pelonzi a Fanpage.it.
A cura di Valerio Renzi
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Nel tardo pomeriggio di oggi è previsto l'incontro tra una delegazione del Partito Democratico in Campidoglio e la sindaca Virginia Raggi, alla luce della novità rappresentata dalla nascita del governo giallorosso. A guidare la pattuglia dem ci sarà il capogruppo Giulio Pelonzi, ospite negli studi di Fanpage.it. Ma le basi di una nuova stagione di collaborazione tra maggioranza opposizione di centrosinistra in aula Giulio Cesare sembrano non essere per nulla scontate. "Denunciamo il fatto che questa richiesta di incontro che è partita dal Campidoglio ai gruppi consiliari arriva dopo tre anni e mezzo, quasi a fine mandato. Voglio ricordare a tutti che anche nelle stagioni più difficili, di maggiore scontro tra maggioranza e opposizione con Alemanno e con Marino sindaco, tutti i sindaci hanno sempre utilizzato lo strumento del confronto per portare avanti l'attività di governo. Questa sindaca non ha mai ritenuto in tre anni e mezzo di confrontarsi con le forze di opposizione. Per cui come si dice a Roma ‘s'è sveiata' molto, forse troppo in ritardo", sottolinea Pelonzi.

La speranza è che con la Lega fuori dal governo, si possa aprire una stagione nuova per Roma, con i tanti invocati provvedimenti speciali su poteri e risorse per affrontare dossier vitali per la vita della città come rifiuti e trasporti. Ne è convinto Pelonzi che però è determinato anche in questo caso a non fare sconti al Movimento 5 stelle e alla giunta: "Il governo giallorosso avrà più attenzione per Roma, quell'attenzione che il governo gialloverde a trazione Salvini non ha avuto, condannando la città a diventare un palcoscenico elettorale per la propaganda della Lega. Su questo rimproveriamo la sindaca Raggi: dov'era? Perché non ha imposto gli interessi di Roma nell'agenda di un governo dove si trovava anche il suo di partito?"

"Passare da una stagione dell'odio sociale, della distruzione, della ruspa, dell'utilizzo della burocrazia come manganello sociale a una stagione di inclusione". Il Pd chiede immediati segnali discontinuità alla prima cittadina e alla sua maggioranza, anche dal valore fortemente simbolico: archiviare prima di tutto la stagione degli sgomberi e di quelle politiche su cui il M5s, anche a Roma, ha inseguito un'agenda dettata dalla Lega e da Matteo Salvini. "Segnali chiari" a cominciare "dalla messa in sicurezza della Casa delle Donne, di Lucha y Siesta e di Medicina Solidale". Il punto quindi è "cambiare principio" e "mentalità", mettendo al primo punto la questione sociale, cominciando dal valorizzare le esperienze che già vivono sui territori, senza metterne in pericolo la sopravvivenza. E questo vorrebbe dire mettere uno stop immediato alla lista degli sgomberi stilata dalla prefettura, sotto la chiara indicazione dell'ex ministro dell'Interno: "C'è la necessità di passare da una piano sgomberi a un piano alloggi. La Regione Lazio farà la sua parte su questo, lo deve fare anche Roma Capitale per mettere la parola fine all'emergenza abitativa, ma anche per sostenere chi ce la fa a male pena a pagare un affitto".

Mentre si apre uno spiraglio di dialogo tra MoVimento e Partito Democratico in Campidoglio, la città potrebbe affrontare una nuova emergenza rifiuti. Un punto su cui il PD accusa la maggioranza di non aver dato una mission chiara per il futuro ad Ama: con la chiusura del bilancio in rosso, l'azienda rischia di non poter candidarsi alla "costruzione dei nuovi impianti" previsti dal Piano regionale dei rifiuti che entrerà in vigore tra poche settimane, marginalizzando così la centralità del pubblico nella chiusura del ciclo dei rifiuti. E sulla possibile ritorno di Marcello De Vito alla guida dell'aula Giulio Cesare? "È una questione interna al Movimento 5 stelle. Auguro a De Vito di chiarire la sua posizione a processo, se tornerà al suo incarico mi auguro che lo faccia interpretandolo in senso istituzionale".

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Giornalista pubblicista e capo area della cronaca romana di Fanpage.it. Ho collaborato prima prima di arrivare a Fanpage.it su il manifesto, MicroMega, Europa, l'Espresso, il Fatto Quotidiano. Oltre che di fatti e politica romana mi occupo di culture di destra e neofascismi. Ho scritto per i tipi di Edizione Alegre "La politica della ruspa. La Lega di Salvini e le nuove destre europee" (2015) e per Fandango Libri "Fascismo Mainstream" (2021).
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