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Stupro Viterbo: arrestati due giovani di estrema destra

Stupro di Viterbo, le minacce dei due arrestati nel video: “T’ammazzo capito? Zitta tr**a”

Frasi agghiaccianti quelle che sarebbero state pronunciate nel video della violenza sessuale avvenuta all’Old Manners Tavern di Viterbo ai danni di una donna di 36 anni e che hanno sconvolto gli inquirenti. Minacce di morte e insulti, tra le botte e gli abusi: e per questo la vittima sarà ascoltata lunedì in forma protetta.
A cura di Natascia Grbic
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Sarà ascoltata lunedì 20 maggio in un'interrogatorio in forma protetta la donna di 36 anni stuprata nell'Old Manners Tavern, sede di CasaPound e ritrovo dei militanti. A essere accusati di violenza sessuale sono stati Francesco Chiricozzi, consigliere comunale del partito di estrema destra, e Riccardo Licci, militante dell'organizzazione. La decisione di ascoltare la donna a porte chiuse è stata presa per tutelarla ed evitare che dovesse testimoniare in aula davanti a Chiricozzi e Licci, subendo un trauma ulteriore oltre a quello già vissuto la sera tra l'11 e il 12 aprile. Lo riporta TusciaWeb. "Senza le riprese, la mia assistita, nonostante il referto del pronto soccorso e le botte prese, avrebbe rischiato di non essere creduta", ha detto Franco Taurchini, l'avvocato della donna. E proprio quel video di sette minuti, inviato sulle chat del Blocco Studentesco e Gruppo Bazzi, sarebbe stato il motivo per cui Licci e Chiricozzi sono stati trasportati immediatamente nel carcere Mammagialla di Viterbo. Immagini agghiaccianti, come le hanno definite gli inquirenti, che mostrano violenze e abusi inimmaginabili perpetrate dai due militanti di CasaPound.

Stupro di Viterbo, le minacce e le violenze in sette minuti di video

"T’ammazzo, hai capito? Fa piano co’ sti denti, stronza". "Zitta, troia". "Dai, non fare così, divertiamoci un po". Sono solo alcune delle frasi che si sentirebbero pronunciare nel video da Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci nei confronti della donna, stordita dalle botte e dall'alcol. Nelle immagini riprese con lo smartphone, i due avrebbero fatto anche la cosiddetta ‘prova del braccio': dopo averle dato un pugno in faccia le hanno alzato l'arto, per vedere se ci fosse una reazione. Una volta appurato che la vittima era completamente inerme, hanno dato il via alle violenze, inviando video e immagini sulle chat del Blocco Studentesco e del Gruppo Bazzi. Licci e Chiricozzi sono stati arrestati il 29 aprile: sono accusati di violenza sessuale di gruppo e lesioni aggravate dallo stato di minorata difesa.

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