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Roma bloccata dalla neve, la Raggi al caldo in Messico. Ma che doveva fare? Spalare come Alemanno?

Virginia Raggi è in Messico mentre Roma sta affrontando l’emergenza neve. Ma cosa avrebbe dovuto fare? Spalare la neve come l’ex sindaco Alemanno?
A cura di Enrico Tata
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Oggi come il 4 febbraio 2012, data dell'ultima grande nevicata sulla Capitale. Virginia Raggi si gode il caldo del Messico, allora Gianni Alemanno si faceva fotografare mentre raccoglieva la neve sulle strade. Lei con il sombrero, lui con la pala e l'elmetto. Ma i risultati sono gli stessi: città paralizzata, trasporti dimezzati, scuole chiuse. Oggi come allora le opposizioni attaccano duramente: se l'ex sindaco Alemanno veniva criticato per la mossa mediatica di farsi ritrarre pala in mano intento risolvere, lui stesso, l'emergenza, Raggi viene contestata perché in queste ore è al caldo del Messico per una conferenza, tra l'altro, proprio sui cambiamenti climatici, mentre Roma si trova ad affrontare l'emergenza neve. Qualche cittadino ironizza: "Raggi dà direttive operative da Città del Messico: ‘mettetevi la maglia di lana'". Altri rievocano la ‘pala di Alemanno': "Il piano neve a Roma di Virginia Raggi, in pratica, è: barricatevi in casa, scattate foto, al massimo scendete in cortile e fate pupazzi. Alemanno gridava: "Chiamo eseccito!". Lei, nemmeno. E' in Messico". E pure l'ex sindaco su Twitter ironizza: "Virginia, quando torni dal Messico ricordati del sale". Ma cosa avrebbe dovuto fare la sindaca? Spalare la neve come Alemanno?

Raggi, o meglio il suo vicesindaco Luca Bergamo, ha deciso di chiudere le scuole. Una decisione giusta, su cui ieri, come fa osservare Bergamo, qualcuno ha ironizzato gridando all'allarmismo preventivo. L'associazione dei presidi è contraria anche oggi: "Va bene chiudere le scuole, ma la decisione è stata comunicata in modo non tempestivo, dovevano annunciarlo giorni fa". Magari anticipando anche i meteorologi.

Raggi e Alemanno alle prese con la neve. Entrambi criticati duramente dalle rispettive opposizioni. Ma all'elenco dei sindaci che hanno affrontato emergenze legate al meteo c'è anche Ignazio Marino, che ha avuto a che fare con due violenti nubifragi. Allora era l'attuale sindaca a chiedere le dimissioni del chirurgo genovese, soprannominato per l'occasione #sottomarino. "Roma, domani piove, gonfiate i gommoni", scherzava la consigliera Raggi.

Tre sindaci, tre emergenze gestite male, almeno secondo le opposizioni. Ma siamo davvero sicuri che le amministrazioni abbiano sempre agito male nelle emergenze? Oppure le polemiche, almeno a volte, sono mere strumentalizzazioni politiche? Di costante, comunque, c'è altro insieme alle polemiche: l'ironia dei romani. Oggi c'è chi sogna le olimpiadi invernali a Monte Mario, c'è chi organizza discese in slittino al Circo Massimo o chi propone una ciaspolata a Ostia. E perché no, gare di bob sui colli, sci di fondo a Villa Borghese, il trampolino al Gianicolo.

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Sono giornalista professionista dal 2015 e mi occupo della cronaca di Roma su Fanpage.it. Ho fatto stage a Repubblica.it, Radio Radicale, ho fondato e diretto la web radio 'Radio Libera Tutti' e sono diventato giornalista pubblicista, nel 2010, collaborando con il settimanale locale 'Velletri Oggi'. Ho frequentato la Scuola di Giornalismo Walter Tobagi/Ifg dell'Università Statale di Milano, ho ricevuto una borsa di studio finanziata da Google per l'eccellenza nel giornalismo e ho vinto il concorso 'Una storia ancora da raccontare: Peppino Impastato', organizzato dal Festival Internazionale del Giornalismo.
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