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CPR di Ponte Galeria: dopo la denuncia di Fanpage.it liberati 28 migranti reclusi

La notizia della “dimissione” dei migranti in attesa di identificazione dal centro è arrivata questa mattina. Non essendoci posti liberi in altri CPR dove trasferirli ed essendo le condizioni di vita all’interno impossibili, per alleggerire la situazione sono stati rilasciati. Ieri Fanpage.it assieme ai consiglieri regionali Bonafoni e Capriccioli ha verificato lo stato del reparto maschile a seguito della rivolta dello scorso venerdì.
A cura di Valerio Renzi
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In gergo tecnico si parla di "dimissioni", nei fatti ventotto uomini reclusi sono stati liberati dopo la denuncia di Fanpage.it sulle condizione di vita dei migranti all'interno del CPR di Ponte Galeria, avvenuta grazie alla visita dei consiglieri Marta Bonafoni (Lista Civica Zingaretti) e Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali). Trattenuti in attesa di identificazione, non trovandosi posti in altre strutture di detenzione amministrativa dopo trasferirli, sono stati lasciati liberi di andare ieri sera per alleggerire la struttura parzialmente inagibile dopo la rivolta dello scorso venerdì 20 settembre. Inoltre sarà rinnovato oggi il protocollo tra l'Asl Roma 3 e il CPR di Ponte Galeria per la presa in carico delle persone con problemi di salute: proprio la visita di ieri aveva evidenziato la sofferenza di molti migranti detenuti per patologie diverse e la difficoltà di avere assistenza adeguata, nonostante l'ente gestore abbia provveduto alla presenza di un'infermeria con personale qualificato.

Della rinnovo del protocollo e dalla liberazione degli "ospiti" ha dato notizia questa mattina Bonafoni: "Nella notte sono arrivati due aggiornamenti di cui essere moto soddisfatti: 28 “ospiti” sono stati “dimessi” per alleggerire una struttura evidentemente con una capienza ridotta dopo le fiamme. La Asl Roma 3 dopo la nostra visita ha firmato il protocollo che ripristina il servizio sanitario all’interno del Cpr, sospeso da mesi".

"La scorsa notte 28 persone sono state dimesse dal centro. I settori maggiormente colpiti dall'incendio sono stati chiusi, e sono in corso le verifiche per accertare i danni subiti dall'impianto di areazione. Inoltre è stato finalmente sottoscritto il protocollo con la Asl, grazie al quale le problematiche sanitarie degli ospiti potranno essere gestite in modo regolare, superando l'emergenza che ha caratterizzato l'ultimo anno.
Sono risultati che salutiamo con sollievo, vista la situazione drammatica che ci si è presentata davanti agli occhi ieri: ma occorre continuare a vigilare sugli sviluppi della vicenda e sulle condizioni delle persone ancora presenti nel Cpr. Resta il fatto, non ci stancheremo di ribadirlo, che strutture come queste sono di per sé lesive della dignità e della libertà delle persone, e quindi andrebbero abolite", così in una nota Capriccioli e Bonafoni.

CPR di Ponte Galeria: migranti costretti a dormire all'aperto

Quattro sezioni su sei inutilizzabili, devastate dalle fiamme appiccate durante la rivolta. Bagni, spazi comuni e camerate con i letti completamente coperte da una coltre nera, un odore tossico che insopportabile. All'ingresso nel reparto maschile di Ponte Galeria questa era la situazione che si presentava ieri, con decine di migranti reclusi costretti a dormire all'aperto – sotto la pioggia – per giorni, su materassi gettati in terra e in condizioni anche igienico sanitarie difficili. Ieri un nuovo sopralluogo congiunto di vigili del fuoco e ministero dell'Interno si è recato a verificare le condizioni all'interno e non è esclusa una parziale chiusura del CPR per ripristinare le condizioni all'interno.

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Giornalista pubblicista e capo area della cronaca romana di Fanpage.it. Ho collaborato prima prima di arrivare a Fanpage.it su il manifesto, MicroMega, Europa, l'Espresso, il Fatto Quotidiano. Oltre che di fatti e politica romana mi occupo di culture di destra e neofascismi. Ho scritto per i tipi di Edizione Alegre "La politica della ruspa. La Lega di Salvini e le nuove destre europee" (2015) e per Fandango Libri "Fascismo Mainstream" (2021).
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