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Incendio alla Pecora Elettrica e spaccio: che succede a Centocelle

Chi ha dato fuoco per la seconda volta a La Pecora Elettrica non ha ancora un volto e un nome. Tre incendi in pochi mesi: questo il bilancio di quanto avvenuto in via delle Palme, proprio davanti al parco dove, dopo le 20, comincia lo spaccio. Da mesi i residenti lamentano la mancanza di illuminazione nella via, ma le istituzioni sono state sorde alle loro richieste.
A cura di Natascia Grbic
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Chi ha dato fuoco a La Pecora Elettrica? La notte prima della sua riapertura, verso le 3, ignoti hanno appiccato un incendio nei locali, distruggendo tutto. La dinamica appare chiara: dopo aver manomesso le telecamere presenti sul negozio accanto, hanno scardinato la serranda e aperto la saracinesca. Poi, hanno dato fuoco a un motorino e lo hanno scaraventato dentro la caffetteria, dando fuoco a tutto. Il mezzo è stato sequestrato: per ora non si hanno ulteriori informazioni, ma è probabile sia stato rubato precedentemente. Com'è noto, non è la prima volta che ignoti danno fuoco a La Pecora Elettrica: il primo rogo doloso è avvenuto la notte del 25 aprile, tanto che inizialmente si è pensato a una matrice politica. Ma dopo quanto avvenuto l'altra notte, e soprattutto dopo l'incendio appiccato un mese fa alla pizzeria di fronte la caffetteria, la pista di un attentato di estrema destra ha perso consistenza e l'attenzione si è rivolta verso una possibile dinamica criminale di controllo del territorio in quella zona di Centocelle.

Centocelle: "Non risulta radicamento criminalità organizzata"

Gli investigatori lavorano a 360 gradi, ogni pista è al vaglio degli inquirenti. I ragazzi che gestiscono La Pecora Elettrica hanno sempre dichiarato di non aver mai ricevuto richieste di pizzo. E le forze dell'ordine che operano in quella zona, sostengono che il quartiere di Centocelle è in controtendenza rispetto ad altre zone del quadrante Est della Capitale, sia per penetrazione mafiosa sia per il numero di reati. L'apertura di nuovi locali frequentati da giovani non ha portato con sé particolari problemi, accendendo anzi sul quartiere una luce nuova. "Da quello che risulta dalla nostra attività sul territorio a Centocelle non esiste una particolare pressione della criminalità organizzata – spiega un dirigente delle forze dell'ordine a Fanpage.it – Lo stesso fenomeno dello spaccio per strada appare marginale e non legato a fenomeni criminali interessati a imporre il proprio governo su tutto il territorio".  Due possono essere allora gli scenari possibili: o qualcosa sta cambiando, o c'è un problema specifico in quella strada. E in via delle Palme c'è un'anomalia che balza agli occhi: parlano i tre incendi appiccati in pochi mesi in due locali che confinano con il parco, e i lampioni spaccati di proposito. I carabinieri stanno ora visionando le telecamere di sorveglianza presenti nella zona: chi ha distrutto La Pecora Elettrica, potrebbe essere stato ripreso. E dare un volto e una collocazione a queste persone, potrebbe sicuramente dare risposta a molti di questi quesiti.

Lo spaccio in via delle Palme

Di fronte La Pecora Elettrica c'è un parco. Di giorno è una bella area verde con tanto di giochi per i bambini. La sera, invece, diventa luogo di ritrovo di un nutrito gruppo di spacciatori. I lampioni sono rotti, e anche la via è completamente al buio quando cala la sera. Sono mesi che i residenti chiedono alle istituzioni di fare qualcosa, ma non hanno mai ricevuto risposta. "Ci venite qua dopo le 20 di sera? Sapete cosa succede?", chiedono a più riprese a Giovanni Boccuzzi, presidente del V Municipio. "Qui di fronte spacciano, e lo sanno tutti. Nessuno si è mai interessato del problema". Il ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini ha annunciato di aver parlato con la ministra Lamorgese e che il 15 novembre si parlerà di Centocelle e via delle Palme al tavolo per l'ordine pubblico e la sicurezza. Ma i residenti sono scettici per via di un precedente: San Lorenzo. "A San Lorenzo le forze dell'ordine si sono messe a multare i locali e la gente che beveva una birra – spiega un signore a Franceschini – Il problema non sono i locali, ma lo spaccio, che non avviene di certo nei pub. Sarebbe paradossale se lo stesso modello fosse applicato anche qui".

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Giornalista dal 2013, redattrice alla cronaca di Roma di Fanpage dal 2019. Ho lavorato come freelance e copywriter per diversi anni, collaborando con vari siti, agenzie di comunicazione e riviste. Laureata in Scienze politiche all'Università la Sapienza, ho frequentato nel 2014 la Scuola di giornalismo della Fondazione Lelio Basso.
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