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La Pecora Elettrica è distrutta: a Roma la criminalità brucia i libri per governare

La Pecora Elettrica è stata nuovamente distrutta dalle fiamme, questa volta il giorno prima della riapertura. I nuovi libri non ci sono più. Le indagini sono ancora in corso, ma il comportamento mafioso che c’è dietro questi attentati incendiari è palese a tutti. Così come è chiaro che la scelta della data non è casuale.
A cura di Natascia Grbic
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Si sono avvicinati furtivamente verso le 3 di notte, perché di giorno è più complicato metterci la faccia. E così, protetti dal buio, hanno manomesso le telecamere di sicurezza, disattivato l'allarme, e appiccato un nuovo incendio a La Pecora Elettrica, nota caffetteria/libreria di Centocelle già distrutta da un rogo doloso la notte del 25 aprile. La Pecora Elettrica avrebbe dovuto riaprire domani con i locali ristrutturati e rinnovati. Un evento, chiamato ‘brindisi di benvenuto', che serviva non solo a festeggiare la fine dei lavori, ma anche a ringraziare tutte quelle persone che sin dal giorno dopo il primo incendio si erano strette intorno ai proprietari e avevano aiutato nella ricostruzione. Per far riaprire La Pecora Elettrica erano stati raccolti circa 50mila euro su un totale di costo dei lavori di 60mila euro. Insomma, senza l'aiuto della sua comunità, La Pecora Elettrica non avrebbe potuto rimettersi in piedi.

Non sappiamo chi sia stato a dare fuoco a La Pecora Elettrica e se la mano sia la stessa del 25 aprile. Le indagini dei carabinieri sono ancora in corso e il condizionale è d'obbligo. Ma una cosa la possiamo dire senza timore: dietro questi incendi c'è un comportamento mafioso, di solito riconducibile ai gruppi che operano nella criminalità organizzata. Solo qualche giorno fa, sempre in via delle Palme, un'altra pizzeria è stata data alle fiamme. Se si scoprisse che questi due roghi hanno un legame, ci sarebbe una traccia da seguire. Perché finora le indagini sul primo incendio a La Pecora Elettrica non hanno dato frutti: e chi ha dato fuoco ai locali il 25 aprile non ha ancora un volto e un nome.

Un dettaglio più di tutti impressiona in questa brutta vicenda: La Pecora Elettrica era stata riempita per la sua riapertura di nuovi libri, perché quelli vecchi erano andati distrutti nel primo incendio. Ovviamente anche i nuovi volumi sono stati dati alle fiamme. C'è qualcuno che ha paura dei libri, della cultura, di un quartiere vivo che si riunisce e ha voglia di socialità. Qualcuno che pensa d'intimorire distruggendo una caffetteria di periferia, con metodi mafiosi che però non sono ben accetti né dai residenti di Centocelle né dalla città di Roma. Come è successo la prima volta, anche stavolta il quartiere e non solo si sta stringendo intorno a La Pecora Elettrica. Che forse domani non potrà riaprire, ma sicuramente sarà ricostruita.

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