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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Carabiniere ucciso, 26 febbraio inizia processo per americani su omicidio Mario Cerciello Rega

Il 26 febbraio inizia il processo per i due americani riguardo l’omicidio del vicebrigadiere Cerciello Rega. Gli avvocati della difesa hanno quindici giorni di tempo per richiedere il giudizio abbreviato. A infliggere materialmente le undici coltellate è stato Finnegan Lee Elder, mentre Gabriel Natale era presente. Entrambi sono accusati di omicidio volontario.
A cura di Natascia Grbic
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Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth
Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth
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Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth saranno processati con giudizio immediato il 26 febbraio 2020 per l'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Fino ad allora è probabile che i due americani dovranno rimanere in carcere in attesa del processo. Intanto, si legge nell'ordinanza del Tribunale di Roma, gli avvocati della difesa hanno quindici giorni di tempo per richiedere il giudizio abbreviato. L'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega è avvenuto la notte tra il 25 e il 26 luglio poco lontano dall'Hotel Le Meridien in cui alloggiavano i due giovani. Sono state undici coltellate a spezzargli la vita: a infliggerle materialmente è stato Finnegan Lee Elder, ma anche l'amico Gabriel Natale Hjorth è accusato di omicidio volontario. Per l'accusa, infatti, è lui la mente di tutto.

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La vedova di Cerciello Rega: "Giustizia, non vendetta"

“Da vedova, di un servitore della nostra straordinaria Nazione, chiedo giustizia e non vendetta per il mio Mario". Sono le parole di Rosa Maria Esilio, vedova Cerciello che ha commentato così la notizia della data d'inizio del processo per l'omicidio del marito. E ha aggiunto: "Sono certa che il mio auspicio, verrà tramutato in realtà dal lavoro dei miei avvocati e dai giudici che, con tanto impegno, hanno portato a termine brillantemente le indagini”.

Elder e Natale sapevano che Rega e Varriale erano carabinieri

Sin dal giorno dell'arresto, Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth hanno dichiarato di non aver capito che Andrea Varriale e Mario Cerciello Rega fossero carabinieri. I due pensavano di trovarsi davanti spacciatori amici di Sergio Brugiatelli, l'uomo che li aveva condotti da un pusher a Trastevere per acquistare della cocaina. Eppure qualche giorno fa sono uscite delle intercettazioni che smentiscono la loro versione iniziale. Secondo quanto detto da Elder in un colloquio col padre e l'avvocato (messo agli atti perché quest'ultimo non si era presentato come legale, ma come amico), Varriale e Rega avrebbero mostrato i distintivi prima di fermarli. "Ho visto due sbirri di cui uno più basso, erano rivolti nella direzione opposta. Sono venuti dietro a noi, alle nostre spalle. E la macchina militare era qui. Mi sono girato e li ho visti ad una distanza di tre piedi (un metro circa). La persona che mi ha attaccato era basso, più massiccio. Mi picchiava, mi trascinava e così ho estratto il mio coltello e l’ho colpito due volte alla gamba. Poi mi ha stretto il collo e io ho cercato di scansarlo".

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L'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega

Il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, 35 anni, è morto la notte tra il 25 e il 26 luglio. Per capire cos'è successo quella sera bisogna però fare un passo indietro e andare a Trastevere, dove i due americani in vacanza – Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth – hanno avvicinato Sergio Brugiatelli per chiedergli indicazioni su dove comprare della cocaina. E lui li ha portati da un pusher. La prima transazione è stata però una ‘truffa': lo spacciatore ha dato agli americani della tachipirina, scatenando la loro ira. Nel mentre però, sono arrivati dei carabinieri in borghese, che li hanno interrotti. Scappando, i due hanno preso lo zaino di Brugiatelli e se lo sono portato in albergo.

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Il cavallo di ritorno e l'appuntamento vicino all'albergo

Dalla loro camera nell'Hotel Le Meridien, i due avrebbero iniziato a chiamare Brugiatelli minacciandolo. L'intermediario si è quindi rivolto ai carabinieri, che hanno deciso di mettere in pratica il cosiddetto ‘cavallo di ritorno'. Hanno fatto prendere appuntamento a Brugiatelli con Elder e Natale, e si sono presentati loro sul luogo dell'incontro. Nei video delle telecamere di sorveglianza poste vicino all'albergo, si vedono i due giovani nascondersi alla vista della macchina con i due carabinieri e Brugiatelli. Poco dopo, la colluttazione che è costata la vita a Rega, ucciso con undici coltellate. Sia lui sia Varriale non avevano con sé la pistola d'ordinanza. I due americani sono stati arrestati la mattina successiva all'omicidio e portati in carcere.

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