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A Roma bambini e ragazzi sono tornati a scuola tra montagne di rifiuti: è già emergenza

L’emergenza rifiuti è una realtà nella capitale. Anche fuori le scuole di ogni ordine e grado dove ragazzi e bambini sono tornati sui banchi dopo la pausa natalizia ci sono cumuli di rifiuti che invadono strade e marciapiedi. E la situazione potrebbe peggiorare invece di migliorare nei prossimi giorni.
A cura di Valerio Renzi
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È passata anche l'Epifania che tutte le feste si porta via, e oggi a Roma migliaia di ragazzi e bambini sono tornati sui banchi delle scuole di ogni ordine e grado dopo la pausa natalizia. In molti casi l'hanno dovuto fare facendo lo slalom tra i sacchetti dell'immondizia e scavalcando cumuli di rifiuti che dai cassonetti stracolmi hanno invaso strade e marciapiedi. La foto in apertura dell'articolo racconta la situazione in via Taggia, proprio di fronte l'istituto scolastico Albero Sordi a Torrevecchia. E se qui la situazione appare particolarmente drammatica, l'immondizia si è accumulata in particolare tra Capodanno e la Befana in molti quartieri della capitale fa bella mostra di sé un po' ovunque.

L'emergenza rifiuti non è una possibilità e già qui, non è un'ipotesi è una realtà e Campidoglio e Ama non si sono preoccupati neanche di rendere praticabili le zone attorno alle scuole. Il prossimo 15 gennaio chiuderà definitivamente la discarica di Colleferro come da programma, ma Roma Capitale non ha ancora capito che fine farà l'immondizia di Roma. Nessuna discarica di servizio è stata approntata, la gara europea per portare i rifiuti all'estero ancora non è stata bandita (e in ogni caso ha i suoi tempi, parliamo di mesi) e non ci sono accordi con altre regioni per accollargli almeno un po' dell'ingombrante monnezza della capitale.

Nonostante tutto Ama e Campidoglio fino a ieri ostentavano sicurezza. "La situazione è sotto controllo e in miglioramento, specie se raffrontata con le analoghe giornate festive degli scorsi anni", così l'amministratore delegato di Ama Stefano Zaghis lo scorso 26 dicembre. Peccato che la situazione sia andato via via peggiorando invece di migliorare e che il paesaggio della città sia costellato di cumuli di rifiuti e di cassonetti dati alle fiamme.

Anche oggi Ama ribadisce in una nota che non c'è niente di cui preoccuparsi: "Nei giorni precedenti alla ripresa delle attività didattiche dopo la pausa natalizia, Ama, d’intesa e in coordinamento con Roma Capitale, ha effettuato interventi mirati di pulizia e spazzamento nelle aree adiacenti a circa 800 plessi scolastici in tutti i 15 municipi cittadini. Il monitoraggio di tali aree, svolto quotidianamente dagli operatori in forza alle 55 sedi di zona e alle 5 autorimesse dislocate in tutta la città, prosegue anche in questi giorni con interventi ad hoc in caso di necessità".

E i romani? Continuano a segnalare, fotografare e denunciare esasperati, una condizione che assomiglia sempre di più a una normale quotidianità a cui arrendersi finendo per non farci più caso. Ma è difficile fare finta di niente quando accompagni tuo figlio a scuola e per farlo sei costretto a scendere dal marciapiede occupato da una valanga di rifiuti maleodoranti dove stagnano ancora gli avanzi di pranzi, cene e cenoni.

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Giornalista pubblicista e capo area della cronaca romana di Fanpage.it. Ho collaborato prima prima di arrivare a Fanpage.it su il manifesto, MicroMega, Europa, l'Espresso, il Fatto Quotidiano. Oltre che di fatti e politica romana mi occupo di culture di destra e neofascismi. Ho scritto per i tipi di Edizione Alegre "La politica della ruspa. La Lega di Salvini e le nuove destre europee" (2015) e per Fandango Libri "Fascismo Mainstream" (2021).
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