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Strage sulle strade di Roma: 102 morti da inizio anno. Nel 2018 il triplo delle vittime di Milano

Dall’inizio del 2019 sono 102 le vittime di incidenti stradali a Roma e provincia. Un dato drammatico e in linea con i numeri drammatici del 2018, quando le vittime sono state 143. L’area metropolitana della capitale è di gran lunga la più pericolosa di tutte le grandi città del Paese, una vera e propria emergenza.
A cura di Redazione Roma
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Sono 102 le vittime della strada dall'inizio dell'anno a Roma e Provincia, metà di queste viaggiava in sella a una moto o a uno scooter. Questa notte le ultime due vittime sul Grande Raccordo Anulare: un ventenne di Zagaraolo, alla guida di un'auto, e un 28enne di nazionalità polacca che viaggiava sulla sua moto, sono rimasti uccisi nello schianto tra i rispettivi mezzi. Lo scorso giovedì uno dei giorni più neri con tre morti in una manciata di ore: Daniele Calcatelli è morto a 26 anni su via Casilina, dopo aver perso il controllo della sua moto finendo contro uno scooter; Fabio Scopelliti è stato sbalzato fuori dalla sua Smart venendo travolto da un bus sulla Tangenziale Est; Fiorella Rossi, un'anziana signora, è stata travolta e uccisa mentre attraversava via Tiburtina.

Nel 2018 143 morti a Roma in incidenti mortali

Il 2018 si è chiuso con un bilancio tragico, 143 morti, e l'anno in corso potrebbe essere ancora peggio. Secondo i dati Aci-Istat lo scorso anno a Roma ci sono stati il triplo delle vittime in incidenti stradali rispetto a Milano. Nella capitale sono concentrati un terzo degli incidenti mortali avvenuti in aree metropolitane: va ancora peggio il confronto con Torino, con "solo" 33 persone deceduto e le 32 vittime di incidenti contate per le strade di Napoli e provincia.

Incidenti a Roma: un'emergenza che attenda risposte

Una vera e propria emergenza che attende risposte da parte delle istituzioni, a cominciare dalla manutenzione stradale e controlli mirati nei luoghi dove avviene il maggior numero di incidenti. Serve poi rafforzare l'educazione stradale, terreno su cui si è fatto molto migliorando la consapevolezza dei pericolo ma su cui non bisogna smettere di insistere: la maggior parte degli incidenti sono ancora dovuti alla guida in stato di alterazione, all'alta velocità e alla sistematica evasione delle più elementari norme del codice della strada.

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