video suggerito
video suggerito

News sull’omicidio di Sara Di Pietrantonio: cronistoria delle indagini

Sara è l’ultima vittima di femminicidio in Italia: nella notte tra il 28 e il 29 maggio il suo ex fidanzato, Vincenzo Paduano, l’ha uccisa dandola alle fiamme prima di confessare agli inquirenti l’omicidio. Ecco che cosa è successo.
A cura di Ida Artiaco
70 CONDIVISIONI

Bruciata viva e lasciata morire dietro un cespuglio. È questo il tragico epilogo dell'ultimo caso di femminicidio in Italia, consumatosi nella notte tra sabato 28 e domenica 29 maggio 2016. La vittima è Sara Di Pietrantonio. Ventidue anni, romana, il suo corpo è stato trovato semi carbonizzato vicino ad un'automobile data alle fiamme su via della Magliana, alla periferia sud est di Roma fuori dal Grande Raccordo Anulare. Ma le ricerche da parte degli inquirenti dell'assassino di Sara sono durate poco: Vincenzo Paduano, ex fidanzato della vittima, ha confessato di averle dato fuoco, ossessionato dall'idea che la ragazza, dopo la fine della loro storia d'amore, potesse conoscere qualcun altro e dimenticarsi per sempre di lui. "In 25 anni di questo lavoro non ho mai visto una cosa così atroce", ha commentato il capo della squadra mobile della Capitale Luigi Silipo. Ecco la ricostruzione in ordine cronologico della vicenda che ha sconvolto l'Italia. Qui, invece, è possibile leggere le ultime notizie sull'omicidio di Sara Di Pietrantonio.

News del 29 maggio

L'omicidio di Sara Di Pietrantonio: la dinamica e le prime ricerche

Sara Di Pietrantonio e il suo assassino, Vincenzo Padulano.
Sara Di Pietrantonio e il suo assassino, Vincenzo Paduano.

Intorno alle 5 del mattino di domenica 29 maggio 2016 i vigili del fuoco di Roma intervengono nei pressi della trattoria La Tedesca in via della Magliana, nell'area a sud est della Capitale, per spegnere una macchina incendiata. A notare l'incendio e ad allertare i pompieri sono alcuni automobilisti che passavano in zona. Tuttavia, al termine dell'operazione, a circa duecento metri di distanza, trovano il corpo semi carbonizzato di una ragazza dietro un cespuglio. Cominciano le ricerche. Dopo poche ore gli inquirenti non hanno alcun dubbio: la vittima è Sara Di Pietrantonio, 22 anni, studentessa di Economia all'Università Roma Tre e residente poco distante dal luogo dell'omicidio. E' intestata alla madre la Toyota sulla quale viaggiava prima di essere data alle fiamme. Al momento non ci sono testimoni né sospetti.

News del 30 maggio

La telefonata alla madre e l'indifferenza degli automobilisti

Secondo le prime informazioni ottenute dagli inquirenti, Sara avrebbe parlato al telefono con la madre intorno alle 03:30 di domenica notte. All'alba la donna ha poi chiamato la polizia non vedendola rincasare. A parlare della scomparsa di Sara sono per primi lo zio e le zie, che fanno trapelare un particolare della sua vita privata. "Si è lasciata con il ragazzo da un paio di giorni – raccontano -. Non lo conoscevamo benissimo, ma ci sembrava un bravo ragazzo. Ci auguriamo tutti si tratti di un incidente". Intanto, anche l'opinione pubblica è colpita dalla notizia della morte di Sara. E non mancano le polemiche. "Se qualcuno l'avesse aiutata, forse si sarebbe potuta salvare", ha denunciato un familiare. In effetti, secondo quanto dichiarato dal procuratore aggiunto Maria Monteleone, Sara avrebbe tentato di allertare almeno due automobilisti, ma purtroppo nessuno si è fermato. "Forse perché non capivano cosa stava accadendo o perché temevano per la loro incolumità", cerca di spiegare il pm. Nessuna ipotesi di reato è avanzata, ma il dubbio di mancato soccorso resta.

I sospetti sull'ex fidanzato e la confessione di Vincenzo Paduano

Mentre gli amici e i colleghi di università di Sara si stringono intorno al dolore della famiglia, crescono i sospetti sull'ex fidanzato della ragazza, Vincenzo Paduano il quale, fermato e trasferito in commissariato, ha confessato l'omicidio dopo otto ore di interrogatorio. Vincenzo, 27 anni, ha raccontato di aver aspettato Sara sotto la casa di un ragazzo che lei aveva cominciato a frequentare dopo la fine della loro storia d'amore e, dopo averla seguita in macchina, l'ha costretta ad accostare tamponandola. Le immagini delle telecamere di sorveglianza su via della Magliana hanno ripreso tutti i suoi spostamenti a bordo di una Hyundai 20. A quel punto, ha cosparso la vettura di alcol per darle fuoco. Sara ha tentato di salvarsi e ha cominciato a correre per la strada, ma Vincenzo l'ha inseguita fino a farla cadere in un cespuglio, dando fuoco anche a lei. E' ora accusato di omicidio premeditato.

"Stop femminicidio": l'appello dei giudici

"In 25 anni di questo lavoro non ho mai visto una cosa così atroce", ha commentato il capo della squadra mobile di Roma Luigi Silipo ai media locali, il quale ha fatto anche un appello a tutte le donne che quotidianamente sono vittime di violenza. "Le donne devono reagire non solo a qualsiasi violenza fisica – ha aggiunto – ma anche alla mancanza del partner di accettare la fine di un rapporto morboso. Bisogna non sottovalutare campanelli d'allarme e atteggiamenti, confidarsi con gli amici e questi a loro volta devono sentire le forze dell'ordine".

News del 31 maggio

Sara: il movente dell'omicidio della giovane romana

Quello di Sara è l'ennesimo caso di femminicidio che si consuma in Italia, vittima di un amore malato che l'ha portata via troppo presto e in maniera brutale. Con Vincenzo si erano conosciuti qualche anno fa. Ventisette anni lui, ventidue lei, per loro la differenza d'età non era mai stata un problema. Paduano era una guardia giurata, con un passato in tv grazie a qualche comparsata nella fiction targata Mediaset "I Liceali". Era innamorato di Sara, forse troppo, come raccontano le amiche e i vicini di casa di lei. La gelosia era un suo difetto ed anche ora che non stavano più insieme non riusciva ad abituarsi all'idea che la sua ex ragazza potesse avere un altro. Il tono dei litigi aumentava sempre di più fino a quella maledetta notte del 28 maggio, anche se il suo intento non era ucciderla. "È vero l’ho accostata con la macchina, abbiamo discusso e l’ho cosparsa di alcol – ha raccontato il reo confesso agli inquirenti -, ma volevo solo spaventarla, non farle del male. Ero geloso, lo ammetto, a Sara però volevo bene. E poi quando ho acceso la sigaretta, c’è stata una fiammata. A quel punto che potevo fare?"

News del 2 giugno

Quando Vincenzo le ha dato fuoco forse Sara era già morta

Gli inquirenti chiedono che Paduano resti in carcere, nonostante la paura del ragazzo di subire ritorsioni dietro le sbarre. Credono, infatti, che l'omicidio sia stato premeditato, a differenza di quanto dichiarato dalla guardia giurata. L'assassino non avrebbe agito in preda ad un raptus di rabbia. Le ustioni presenti sul corpo della ragazza, infatti, pare siano concentrate sulla schiena, niente bruciature sulle mani, come se non avesse tentato di difendersi e il corpo fosse stato dato alle fiamme mentre era già sdraiata esanime al bordo dello strada. Solo i risultati dell'autopsia potranno aiutare a fare più chiarezza sul caso.

Al via l'interrogatorio di garanzia di Paduano

In attesa dei risultati dell'autopsia sul corpo di Sara, comincia l'interrogatorio di garanzia di Vincenzo Paduano, il reo confesso killer della 22enne. I giudici impegnati sul caso, il pm Maria Gabriella Fazi e il gip Paola Della Monica, sperano che il ragazzo dica una volta e per tutte la verità sui fatti del 29 maggio, se l'omicidio è stato premeditato o frutto di un gesto di rabbia improvviso. Tuttavia, la prima ipotesi è quella che nelle ultime ore sta prendendo sempre più piede. Secondo le ultime indiscrezioni, Vincenzo avrebbe utilizzato una app per smartphone che, sfruttando la geolocalizzazione, gli permetteva di conoscere tutti gli spostamenti della ex fidanzata. Per questo la sera dell'assassinio è riuscito a seguirla sotto casa di un ragazzo che lei aveva cominciato a frequentare da poco, Alessandro, prima di bruciarla viva.

Sara strangolata e poi data alle fiamme: i risultati parziali dell'autopsia

I risultati dell'autopsia sul corpo di Sara Di Pietrantonio non lasciano alcun dubbio: la ragazza è prima stata tramortita, poi strangolata e infine data alle fiamme. Ciò significa che, come avevano sospettato gli inquirenti, era già morta quando è stata cosparsa di benzina e incendiata accanto alla sua auto su via della Magliana a Roma. La posizione di Paduano, a questo punto, diventa complicata. Il suo arresto è stato convalidato ed è stata emessa una ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di omicidio premeditato e stalking.

News del 2 giugno

Il nuovo fidanzato: "Sara non aveva paura"

Mentre Paduano resta in carcere, parla per la prima volta Alessandro Giorgi, il ragazzo che Sara Di Pietrantonio aveva cominciato a frequentare dopo la fine della storia con la guardia giurata. I due si conoscono dalle scuole medie che hanno frequentato insieme, ma si erano riavvicinati solo nell'ultimo periodo. Vincenzo avrebbe ucciso la giovane dopo averla seguita sotto casa del nuovo fidanzato, accecato dalla gelosia. Eppure Sara non aveva paura, come racconta Alessandro, anzi aveva un forte desiderio di cambiare pagina e di lasciarsi le minacce e l'ossessione dell'ex alle spalle. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare cosa sarebbe successo la notte del 29 maggio.

News del 3 giugno

La difesa di Paduano: un incidente causato da una sigaretta

Nelle prime dichiarazioni il reo confesso Paduano avrebbe cercato di ridurre le pesanti accuse a suo carico appellandosi ad una perdita di memoria e all'involontarietà del gesto ("ho acceso una sigaretta ed è successo"). Ciononostante gli inquirenti al momento non hanno dubbi e contro l'assassino di Sara formulano l'accusa di omicidio premeditato. La difesa invece avrebbe richiesto una perizia psichiatrica per il proprio assistito.

La testimonianza: Paduano aveva minacciato Sara sette giorni prima dell'omicidio

Secondo quanto dichiarato dalle amiche della vittima, Paduano avrebbe mostrato nel recente passato i segni di una gelosia potenzialmente pericolosa. Quando sette giorni prima dell'omicidio l'assassino ha visto la propria ex baciare Alessandro Gorgi, l'uomo con cui Sara aveva una nuova relazione, avrebbe preso per un braccio la giovane con la promessa "te la farò pagare". Benché scossa dalla reazione di Paduano, la giovane Di Pietrantonio non si sarebbe impaurita al punto tale da rifiutare di incontrare il proprio ex il giorno stesso dell'omicidio. Sara voleva chiarire ancora una volta le ragioni della rottura.

News del 5 giugno

Paduano ha usato una tanica di benzina per bruciare Sara Di Pietrantonio

Gli inquirenti sembrano non aver più alcun dubbio sulla ricostruzione degli ultimi minuti di vita di Sara Di Pietrantonio: la ragazza sarebbe stata prima strangolata e poi bruciata non con una bottiglia di alcol, come si credeva all'inizio delle indagini, bensì con una tanica di benzina.  Ad incastrare il killer sarebbero state le immagini riprese da una telecamera di sorveglianza su via Magliana, dove si è consumato l'omicidio, che mostrerebbero Paduano scendere dalla sua macchina con un grosso contenitore con manico, il che avvalora sempre di più l'accusa di omicidio premeditato a suo carico.

News del 7 giugno

"Sara già morta quando è stata bruciata": i risultati ufficiali dell'autopsia

Sarà è morta prima che Vincenzo Paduano le desse fuoco. La conferma arriva dai risultati di ulteriori analisi disposte sul copro della ragazza dal medico legale della Sapienza Giorgio Bolino. In giornata il procuratore dovrebbe concedere il nulla osta per la restituzione della salma alla famiglia per permettere loro di organizzare il funerale della 22enne. Intanto, resta ancora in carcere l'assassino con l'accusa, sempre più avvalorata, di omicidio premeditato.ù

News del 9 giugno

Vincenzo scrisse una frase sul muro di Sara. La mamma: "Dica tutta la verità"

In un'intervista a Repubblica.it, la mamma di Sara, Concetta Raccuia, svela un retroscena inquietante: "Sara, quest'anno, rappresentava in un saggio di ballo la regina del fuoco. E poi la sua canzone preferita è quella di Ligabue dal ritornello ‘Ti brucerai piccola stella senza cielo'". Concetta Raccuia teme che ci sia un possibile legame simbolico con l'uccisione di sua figlia: "Per il balletto Vincenzo era molto infastidito, perché Sara si sarebbe esibita con due ragazzi molto belli. Per il ritornello della canzone, invece, Sara aveva chiesto a Vincenzo di scriverglielo sul muro della camera. Allora io mio chiedo se quello che le ha fatto è una sorta di sfregio. Capisce il fuoco? Proprio il fuoco, io vedo una possibile relazione".

News del 10 giugno

L'addio commosso a Sara: al funerale folla di amici e parenti

A più di dieci giorni dall'omicidio, Sara di Pietrantonio potrà finalmente riposare in  pace. La cerimonia di addio, a cui non sono ammesse telecamere, si svolge nella chiesa di Santa Maria Madre della Divina Grazia a Ponte Galeria. Sono centinaia le persone che hanno partecipato al funerale della 22enne strangolata e poi data alle fiamme dall'ex fidanzato Vincenzo Paduano, che intanto resta in carcere con l'accusa di omicidio premeditato. Tra i presenti, gli ex compagni di scuola e gli insegnanti, insieme ai parenti e ai vicini di casa della ragazza.

News del 28 luglio

Paduano ha strangolato Sara per cinque minuti prima di dare il corpo alle fiamme

A circa due mesi di distanza dall'omicidio di Sara di Pietrantonio, arriva sulla scrivani del pubblico ministero che si occupa del caso una consulenza medico-legale che rende ancora più difficile la posizione di Vincenzo Paduano. Stando a quanto si legge sul documento, il ragazzo pare abbia strangolato la vittima per cinque lunghi minuti prima di darle alle fiamme, quindi sarebbe già morta prima di essere bruciata. Il 27enne, che è già accusato di omicidio volontario aggravato, potrebbe ora esserlo anche per distruzione e occultamento di cadavere, oltre che per l'incendio all'automobile di Sara.

70 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views