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Confessa Vincenzo Paduano: ha bruciato viva l’ex fidanzata Sara Di Pietrantonio

Vincenzo Paduano, l’ex fidanzato di Sara Di Pietrantonio, la giovane trovata semicarbonizzata in via della Magliana la notte tra sabato e domenica, ha confessato l’omicidio. Il pubblico ministero tuona: “Se un automobilista si fosse fermato sarebbe ancora viva”
A cura di Valerio Renzi
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"Sì, sono stato io". Vincenzo Paduano, fermato ieri in serata, ha confessato l'omicidio dell'ex fidanzata Sara Di Pietrantonio, la giovane di 22 anni trovata semicarbonizzata la notte tra sabato e domenica. Il 27enne è crollato dopo 8 ore di interrogatorio. Vincenzo ha raccontato di avere cosparso di alcol la macchina di Sara e di averle dato fuoco: inutili i tentativi della giovane di scappare, Vincenzo l'ha inseguita fino a farla cadere in un cespuglio e ha dato fuoco anche a lei.

Sara di Pietrantonio bruciata viva: la dinamica dell'omicidio

L'accusa è di omicidio premeditato: ha aspettato Sara sotto casa di un ragazzo che frequentava e, dopo averla seguita, l'ha costretta ad accostare tamponandola. Vincenzo Paduano secondo gli inquirenti avrebbe così pianificato l'omicidio dell'ex ragazza, furioso per essere stato lasciato.

La morte di Sara sarebbe così un nuovo caso di femminicidio. Lei e Vincenzo si erano conosciuti l'estate di due anni fa, mentre lei faceva un lavoretto estivo per mettere un po' di soldi da parte a lezioni universitarie ferite. Qualche anno di differenza, lui di lavoro guardia giurata, una relazione tra alti e bassi, litigi e fraintendimenti, riappacificazioni e nuove tempeste. Vincenzo che le amiche della 22enne descrivono come geloso, possessivo nei confronti della sua ragazza, e che forse non ha sopportato quell'ultimo "no". Sara che sarebbe morta per essersi decisa a lasciare il fidanzato con cui non voleva più stare.

"In 25 anni di questo lavoro non ho mai visto una cosa così atroce", così il capo della squadra mobile Luigi Silipo.   "Le donne devono reagire non solo a qualsiasi violenza fisica – ha aggiunto commentando l'omicidio – ma anche alla mancanza del partner di accettare la fine di un rapporto morboso. Bisogna non sottovalutare campanelli d'allarme e atteggiamenti, confidarsi con gli amici e questi a loro volta devono sentire le forze dell'ordine".

Il Pm Monteleone: "Se qualcuno si fosse fermato Sara Di Pietrantonio sarebbe ancora viva"

"Se qualcuno si fosse fermato Sara Di Pietrantonio sarebbe ancora viva". Parole amare quelle del sostituto procuratore di Roma Maria Monteleone, intervenuta alla conferenza stampa sul fermo di Vincenzo Paduano, accusato di omicidio per la morte della giovane. Per Luigi Silipo, capo della squadra mobile di Roma: "Ci vuole coraggio da parte dei cittadini, da parte di chi passa e vede qualcuno in difficoltà, una telefonata al 113 è gratis: se si vedono cose strane è un dovere chiamare le forze ordine".
A dare l'allarme alcuni abitanti dei palazzi circostanti, che hanno chiamato i pompieri, intervenuti nel piazzale del ristorante la Tedesca in via della Magliana per spegnere un'auto, e che poco distante hanno trovato il corpo. Sul posto, tra i primi, anche la madre di Sara e lo zio. Verso le 3 di notte la giovane aveva mandato un sms alla mamma: "sto tornando a casa". Non vedendola rincasare per paura che le fosse accaduto qualcosa, erano andati a cercarla, fino alla conferma di quel tragico presentimento.

"Alla nostra Sara", fiori su luogo dell'omicidio

Sara Di Pietrantonio aveva una grande passione per il ballo. Si allenava ormai da anni alla Scuola di Danza Scarpette Rosse. E proprio gli amici con cui condivideva la sua grande passione hanno lasciato un mazzo di fiori con un biglietto sul luogo dell'omicidio.

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