Roma verso la Fase 2: bar e ristoranti potrebbero riaprire a metà maggio
A Roma e nel Lazio in queste ore si sta studiando una possibile road map per la riapertura. Il 4 maggio, quando dovrebbe scattare ufficialmente la cosiddetta ‘Fase 2', potrebbero però riaprire solo le fabbriche. Come ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, "non ci sarà un ‘on' e un ‘off' delle misure, non è che accade che il 3 o il 4 ci sono frotte di persone in giro. Ci sarà un elemento scadenzato, mi auguro che la commissione messa su dal Governo dia indicazioni chiare. Ci sono elementi che vanno mantenuti come cardini: la distanza sociale, la continua pulizia delle mani, la mascherina nei luoghi chiusi, lo smart working specie nella PA, predisporre divisori nei front office e nei taxi". Prime a riaprire saranno le fabbriche, poi i negozi al dettaglio e solo verso metà maggio i bar e i ristoranti (anche se verrà chiesto al Comitato Tecnico Scientifico di riaprirli già il 4). Per ultimi riapriranno, forse a inizio giugno, i barbieri e i parrucchieri. In attesa delle indicazioni della task force nazionale guidata da Vittorio Colao, al lavoro c'è anche un gruppo di docenti universitari selezionati dalla Regione Lazio di cui fanno parte soprattutto professori ordinari di economia delle università del territorio. A loro Zingaretti ha dato il compito di immaginare modalità e regole per la riapertura nella nostra regione.
Bar e ristoranti
In bar e ristoranti probabilmente si dovrà entrare come si entra ora al supermercato, per evitare affollamenti. Verranno inoltre favoriti i posti all'aperto e in questo senso il presidente Zingaretti ha dichiarato: "Chiederemo ai sindaci di rivedere le norme sull'occupazione di suolo pubblico sui tavoli di ristoranti e bar perché, pur pagando il dovuto, si accettino delle deroghe. È evidente che il consumo all'aperto, seduti e dentro le regole, sarà meno a rischio". I tempi per ottenere la concessione di occupazione di suolo pubblico per tavolini e dehors saranno molto più veloci, ha dichiarato il presidente della commissione Commercio del Campidoglio, Andrea Coia: "La capienza dei tavoli si ridurrà, un tavolo da 8 posti passerà a 4 posti, quindi bisognerà compensare con tavoli all'aperto. L'idea di paratie divisorie in plexiglas non convince le associazioni di categoria, quindi stiamo ragionando su una maggiore occupazione da concedere in tempi veloci". In questo senso è stata approvata una mozione in consiglio comunale: "La mozione chiede un cambio di passo e di accelerare nei permessi per l'uso di tavoli e sedie. La mozione anticipa una delibera, che sancirà che le occupazioni di suolo pubblico devono essere date subito", ha spiegato Coia. La presidente del Municipio I, Sabrina Alfonsi, Partito democratico, ha però precisato a Fanpage.it: "Aiutare i settori più in difficoltà in questo momento è doveroso, ma bisogna farlo rispettando le esigenze di protezione dai rischi sanitari ed evitando di fare passi indietro rispetto al decoro della nostra città. Un esempio per tutti: sarebbe profondamente sbagliato consentire una proliferazione di schermi divisori in plexiglass sui nostri marciapiedi solo per poter mettere un tavolo in più".
Trasporti e taxi
Per quanto riguarda il trasporto pubblico, l'idea del Comune di Roma è quella di coinvolgere i taxi (dove verranno posizionate barriere di plexiglass tra abitacolo del guidatore e posti dei passeggeri), a cui potrebbero essere chiesti prezzi superscontati per brevi percorrenze, e favorire gli spostamenti in bicicletta. L'assessore alla Mobilità, Pietro Calabrese, ha detto che sarà confermato il distanziamento sociale e "tale necessità sarà rispettata con dei presidi dentro le stazioni per mantenere l'ordine. Ci sarà segnaletica orizzontale e verticale". Le corsie preferenziali saranno aumentate per bus, taxi e soprattutto ciclisti, "perché le biciclette sono la forma che garantisce in assoluto la distanza sociale in maniera sostenibile: non solo bici ma anche micromobilità elettrica. Vogliamo offrire alla cittadinanza una tenuta quanto più ampia rispetto all'ora di punta, che dovremo spalmare sulla giornata differenziando l'orario di apertura delle attività lavorative".
Negozi
Probabilmente quando i negozi riapriranno dovranno osservare le stesse regole che sono state già varate per la riapertura delle librerie. Zingaretti ha dichiarato che per i negozi al dettaglio verrà utilizzato "il plexiglass per costruire divisori nei locali commerciali tra chi è in cassa e chi è fuori, ci sarà l'obbligo del disinfettante per le mani, probabilmente il contingentamento degli ingressi". Probabilmente bisognerà indossare guanti e mascherina e i negozi dovranno garantire la presenza di dispenser di igienizzanti in entrata e in uscita dal locale e la pulizia accurata dello stesso più volte al giorno.
Spiagge
Un'ordinanza regionale ha autorizzato il personale di stabilimenti balneari e chioschi in concessione ad accedere negli stessi per interventi di manutenzione, vigilanza, pulizia e sanificazione. Le misure per le riaperture delle spiagge, però, sono ancora allo studio, ma i sindaci dei comuni costieri stanno già immaginando la prossima estate, cercando di immaginare misure che garantiscano il distanziamento sociale. Così il sindaco di Gaeta, Cosmo Mitrano, che ha proposto le ‘sentinelle' in spiaggia: "L'idea è che gli stabilimenti balneari dovranno dotarsi di una figura preposta, una sorta di sentinella o controllore, incaricata di vigilare sull'arenile, con il compito di sensibilizzare le persone in spiaggia a rispettare il distanziamento sociale e le altre misure che saranno individuate per evitare la diffusione del contagio. Gli stessi stabilimenti dovranno garantire che ombrelloni e lettini vengano posti lontani tra loro e che non si creino assembramenti in bar e ristoranti. Ad occuparsi della sicurezza in mare saranno invece gli assistenti bagnanti, che quest'anno potrebbero avere anche il compito di vigilare sugli accessi in acqua". Queste, invece, le considerazioni del sindaco di Ventotene, Gerardo Santomauro: "Una proposta potrebbe essere l'ingresso a fasce orarie, suddiviso per età. Gli anziani, ad esempio, potrebbero andare in spiaggia dalla mattina presto fino alle 11, per poi lasciare spazio ai giovani, ai quali potrebbe essere concesso di arrivare da mezzogiorno in poi".