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Lo sgombero dei rifugiati da Piazza Indipendenza

Rimosso dal suo incarico il funzionario di polizia della frase “spezzategli un braccio”

Rimosso dal suo incarico il funzionario di polizia che urlò “spezzategli un braccio”, durante le cariche contro i rifugiati sgomberati di piazza Indipendenza, come documentato dal video di Fanpage.it. Il capo della polizia Gabrielli aveva promesso conseguenze se eccessi fossero stati accertati eccessi nell’operazione di sgombero.
A cura di Valerio Renzi
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Il dirigente di polizia, che guidando una carica alla Stazione Termini contro i rifugiati sgomberati da piazza Indipendenza, urla la frase "devono sparire peggio per loro, se tirano qualcosa spaccategli un braccio", è stato rimosso e destinato ad altro incarico. Dopo la diffusione delle immagini e dell'audio da parte di Fanpage.it, era arrivata la notizia di un'indagine interna e lo stesso Capo della Polizia Franco Gabrielli aveva chiarito che, se eccessi nella gestione dell'ordine pubblici fossero stati appurati, delle conseguenze ci sarebbero state.

Secondo quanto riportato da il Tempo il funzionario è stato trasferito dal commissariato Trevi-Campo Marzio alla Direzione centrale anticrimine (Dac), con un un impiego in zona Tuscolana. Il poliziotto sarebbe così lontano dalla gestione dell'ordine pubblico, di cortei e manifestazioni nel centro della città, dove già si era distinto ordinando la carica contro gli operai della Thyssen, guidati dall'ex segretario Maurizio Landini. Il quotidiano romano però non si limita a raccontare il trasferimento del poliziotto finito sotto i riflettori, ma rende noto il balletto di nomine che sta avvenendo in questura dopo i fatti di piazza Indipendenza, forse indicato dallo stesso Gabrielli:

Al posto del dirigente silurato dovrebbe arrivare, a metà mese, l' attuale dirigente della Digos, Fabozzi, che sulla carta sembra fare anche lui un passo indietro nel passaggio ad un commissariato, seppur prestigioso, come Trevi Campo Marzio. Alla Digos di Roma dovrebbe arrivare, da Torino, Giampietro Lionetti, già vice del dirigente storico dell' antiterrorismo romano, Lamberto Giannini, quest' ultimo braccio destro fidatissimo dell' attuale capo della polizia ai tempi in cui Gabrielli faceva benissimo alla Digos della Capitale.

Le polemiche attorno alla gestione dell'ordine pubblico seguite allo sgombero di piazza Indipendenza, così come alla modalità di gestione dell'emergenza abitativa, starebbero così avendo i loro primi effetti. I prossimi mesi ci diranno se a passare sarà la linea dura del prefetto Basiloni e del ministro dell'Interno Minniti (che ha incontrato la sindaca Virginia Raggi per pianificare nuovi sgomberi), o se prevarrà la linea del dialogo e della mediazione sostenuta da Gabrielli.

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