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Referendum Atac

Che cos’è il referendum Atac Roma dell’11 novembre

L’11 novembre a Roma ci sarà il referendum per la messa a gara del servizio di trasporto pubblico locale attualmente affidato all’ Atac. La consultazione era stata rinviata per la vicinanza con le elezioni Amministrative per il rinnovo di due Municipi della Capitale. I cittadini di Roma voteranno per referendum consultivo: il Comune non sarà vincolato al parere espresso.
A cura di Valerio Renzi
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L'11 novembre i residenti di Roma voteranno ad un referendum consultivo per la messa a gara del servizio di trasporto pubblico locale a Roma, al momento affidato in house alla municipalizzata dei trasporti Atac. La consultazione, voluta da un comitato promotore con a capo il deputato dei Radicali Riccardo Magi, era stata fissata per il 3 giugno, ma era quindi stata rinviata per la concomitanza con le elezioni amministrative in due Municipi della Capitale, III e VIII. Il rinvio aveva provocato le vibranti proteste non solo del comitato promotore ma anche del Partito democratico, anche perché la decisione dell'amministrazione capitolina era arrivata a sole 48 ore da un Consiglio comunale straordinario incentrato proprio sul futuro di Atac, azienda gravata da debiti per oltre 1 miliardo di euro.

Agli inizi di ottobre, dopo un incontro definito "cordiale" tra Magi e la sindaca di Roma, Virginia Raggi, era stato anticipato che si sarebbe votato in autunno per i referendum (i quesiti sono due) che chiedono di indire una gara per individuare il soggetto a cui affidare la mobilità nella Capitale. Mancava solo di conoscere il giorno esatto: adesso, un'ordinanza della sindaca Raggi ha stabilito "il rinvio dello svolgimento già fissato per il 3 giugno 2018 dei referendum consultivi promossi dal comitato Mobilitiamo Roma e la convocazione dei relativi comizi per domenica 11 novembre 2018".

Si tratta di un referendum consultivo: il Comune di Roma non è vincolato al parere espresso dai cittadini. I quesiti sono due.

Il primo è «Volete voi che Roma Capitale affidi tutti i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia mediante gare pubbliche, anche ad una pluralità di gestori e garantendo forme di concorrenza comparativa, nel rispetto della disciplina vigente a tutela della salvaguardia e della ricollocazione dei lavoratori nella fase di ristrutturazione del servizio?».

Il secondo quesito del referendum è: “Volete voi che Roma Capitale, fermi restando i servizi relativi al trasporto pubblico locale di superficie e sotterraneo ovvero su gomma e rotaia comunque affidati, favorisca e promuova altresì l’esercizio di trasporti collettivi non di linea in ambito locale a imprese operanti in concorrenza?”.

Bus dell'Atac a Roma
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Giornalista pubblicista e capo area della cronaca romana di Fanpage.it. Ho collaborato prima prima di arrivare a Fanpage.it su il manifesto, MicroMega, Europa, l'Espresso, il Fatto Quotidiano. Oltre che di fatti e politica romana mi occupo di culture di destra e neofascismi. Ho scritto per i tipi di Edizione Alegre "La politica della ruspa. La Lega di Salvini e le nuove destre europee" (2015) e per Fandango Libri "Fascismo Mainstream" (2021).
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