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Gaia e Camilla travolte e uccise a Roma da un'auto

Paolo Genovese ha inviato una lettera ai genitori di Gaia e Camilla

Il regista e papà di Pietro Genovese, il ragazzo di vent’anni al volante dell’auto che ha travolto e ucciso Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, ha fatto recapitare tramite i legali una lettera ai genitori delle due giovani, chiedendo di poterle incontrare. Genovese aveva già chiesto di poterli vedere.
A cura di Redazione Roma
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Paolo Genovese, trami i legali, ha fatto pervenire una lettera ai familiari di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, le due ragazze di sedici anni investite la notte tra il 28 e il 29 dicembre su corso Francia, da un suv alla cui guida si trovava il figlio del regista, il ventenne Pietro Genovese che viaggiava con due amici. Subito dopo il tragico incidente Genovese aveva cercato un incontro con i genitori delle due ragazze, ma gli avvocati fanno sapere che "emotivamente non era il momento adatto" e per questo "una lettera sarebbe stata la benvenuta". Lettera evidentemente che alla fine ha deciso di scrivere e fare recapitare, nella speranza che un incontro possa venire prima che il processo su quanto avvenuto entri nel vivo con la presentazione di perizie e contro perizie per stabilire l'esatta dinamica dell'incidente.

L'avvocato della famiglia Romagnoli: "Sono passate con il verde"

Ieri l'avvocato Cesare Piraino ha depositato nuovi elementi in procura, secondo i quali emergerebbe che Gaia e Camilla hanno attraversato con il semaforo verde."Abbiamo accertato che il semaforo pedonale di corso Francia, teatro della tragedia, ha una peculiarità. – ha spiegato il legale a Fanpage.it – Non presenta il semaforo giallo che avverte i pedoni di accelerare il passo, ma presenta solo il semaforo verde e rosso, c'è prima un verde che dura 26 secondi e mezzo dopodiché c'è il verde lampeggiante per 3 secondi e poi diventa subito rosso. Dopo un ulteriore secondo diventa verde per le macchine. Grazie a questi nuovi elementi possiamo dire sicuramente  che le ragazze abbiano iniziato l'attraversamento quando per loro era ancora verde".

Il 2 gennaio l'interrogatorio di Pietro Genovese

Il prossimo 2 gennaio sarà interrogato Pietro Genovese, che indagato per omicidio stradale si trova agli arresti domiciliari anche perché si trovava al volante ubriaco e secondo quanto ricostruito finora viaggiava oltre i limiti di velocità. Secondo diversi testimoni il ventenne non avrebbe potuto far nulla per evitare l'impatto con le due ragazze.

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