Aggiornamento: il piano è stato pubblicato nel pomeriggio del 29 novembre
Questa notte le previsioni parlano di un ulteriore abbassamento delle temperature nella capitale, che potranno arrivare a meno tre gradi, ma Roma Capitale al momento non ha predisposto nessun piano per l'emergenza freddo. Una consuetudine nelle grandi città per permettere a chi vive in strada di sopportare le basse temperature, ma al 29 novembre, come confermano gli operatori della Sala operativa sociale del comune di Roma, la capitale ne è ancora sprovvista. "Dobbiamo aspettare che qualcuno muore in strada?", si chiedono i volontari che passano le loro notti ad aiutare donne e uomini senza fissa dimora. La rete di associazioni che si occupa di sostenere chi vive in strada da un oltre un mese ha chiesto un incontro all'assessora al Sociale Laura Baldassarre, senza ancora ottenere risposta.
Mentre le istituzioni sembrano girare la testa da un'altra parte, c'è chi come la Comunità di Sant'Egidio non smette la sua azione di solidarietà, nonostante dalle istituzioni non arrivino comunicazioni: "L'anno scorso abbiamo distribuito 12.000 coperte e sacchi a pelo e per questo inverno abbiamo già cominciato e ne porteremo a chi ne ha bisogno almeno altrettante. Servirebbe però un'opera di coordinamento ". I luoghi dell'accoglienza sono già saturi, come la Villetta della Misericordia, un progetto nato all'interno della Policlinico Gemelli dall'impegno di Sant'Egidio e dell'Università Cattolica. Allarmata anche la politica e c'è chi come Erica Battaglia – ex consigliera comunale del Pd e presidente della commissione Politiche Sociale – propone di aprire le sedi di partito per far fronte al problema.
Baldassarre aveva annunciato la partenza del piano per l'emergenza freddo dal 1 dicembre, ma alla data odierna ancora non ve ne è traccia. Il 17 novembre sul sito del Comune di Roma è stata però pubblicata una determina dirigenziale per una "procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara", al fine di reperire disponibilità per l'accoglienza di 245 persone in "condizioni di marginalità" da dicembre ad aprile, per un investimento di oltre 600.000 euro.
Dallo scoppio dell'inchiesta ‘Mondo di mezzo', che ha portato alla luce il sistema di Mafia Capitale, che il comune di Roma arranca a mettere in campo un piano all'altezza del problema: nel dicembre 2014 il controllo sulle coop che mettevano a disposizione posti letti e servizi bloccò tutto, da quel momento non si è riuscito a mettere in campo un piano adeguato. Intanto a Milano saranno 2700 in tutto i posti letti messi a disposizione dal comune coordinandosi con enti di volontariato e del terzo settore, mentre l'amministrazione ha fatto appello ai cittadini per per segnalare eventuali situazioni di criticità.
Che città è una città che non sa prendersi cura dei cittadini più deboli?