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Arrestato Marcello De Vito

Marcello De Vito interrogato in carcere non risponde: “Sono dispiaciuto, chiarirò tutto”

L’esponente del Movimento 5 stelle in carcere per corruzione si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma nei prossimi giorni chiederà di essere ascoltato dagli inquirenti. “Sono tranquillo, sereno ma dispiaciuto per questa cosa che è capitata. Chiarirò tutto”, le parole che ha affidato al suo legale.
A cura di Valerio Renzi
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Marcello De Vito all'ingresso a Regina Coeli
Marcello De Vito all'ingresso a Regina Coeli
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L'ex presidente dell'Assemblea Capitolina ed esponente di primo piano del Movimento 5 stelle a Roma Marcello De Vito è stato ascoltato oggi nell'ambito dell'interrogatorio di garanzia dal gip nel carcere di Regina Coeli, dove è stato tradotto ieri dopo l'arresto per corruzione. De Vito si è avvalso della facoltà di non rispondere ma, secondo quanto reso noto dall'avvocato Angelo Di Lorenzo, chiederà di essere ascoltato nei prossimi giorni: "Sono stato nominato due ore fa dopo la rinuncia di un collega. Dateci il tempo di organizzare una difesa compiuta. Ci serve tempo, Ho detto a lui di riflettere per poi chiedere un nuovo interrogatorio in cui vorrà fare chiarezza". La scelta di non rispondere alle domande sarebbe dunque solo tecnica. "Sono tranquillo, sereno ma dispiaciuto per questa cosa che è capitata. Chiarirò tutto", queste le parole di De Vito riferite dal suo legale.

Questa mattina è stato ascoltato anche il legale Camillo Mezzacapo, anche lui in finito in carcere con l'accusa di aver organizzato con De Vito gli episodi di presunta corruzione e traffico di influenze, mediando la disponibilità dell'esponente politico nei confronti del costruttore Luca Parnasi rispetto all'iter di approvazione dello Stadio della Roma, ma anche con gli immobiliaristi Toti (interessati agli ex Mercati Generali di via Ostiense) e Giuseppe Statuto (che vuole costruire un hotel di lusso nell'ex Stazione Trastevere). "Non ho percepito nessuna tangente, ma solo compensi per attività professionali. Curavo operazioni e transazioni che si svolgono di norma nella pubblica amministrazione", la difesa dell'avvocato, che secondo l'accusa avrebbe ricevuto compensi e pagamenti che mascheravano tangenti indirizzate a De Vito.

L'operazione "Congiunture Astrali", ha portato in carcere De Vito e Mezzacapo e altri due indagati ai domiciliari. L'inchiesta è uno stralcio di quella per corruzione sullo Stadio della Roma che vede al centro Luca Parnasi e che ha coinvolto diversi esponenti politici. Ieri mattina, emersi i primi contorni della vicenda, Luigi Di Maio in quanto capo politico del M5s ha comunicato l'espulsione di De Vito, mentre ieri sera Virginia Raggi nel salotto di Porta a Porta è tornata a prendere le distanze dal collega di partito: "Quando si lavora tanto per contrastare un sistema, ci si mette la faccia: e quando si vede che chi dovrebbe giocare con te gioca invece con l'avversario, viene molta rabbia. I suoi comportamenti sono incompatibili con il progetto di pulizia che stiamo portando avanti, questa è la grande differenza rispetto agli altri partiti. Abbiamo reagito con rapidità dimostrando la nostra integrità. Tutti sbagliano, la differenza sta nella reazione".

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