Roma rischia di finire sommersa dai rifiuti entro Natale. Il fragilissimo ciclo dei rifiuti della capitale rischia di collassare con la chiusura dell'impianto Tmb Salario, devastato da un incendio. Non solo ci sono i danni, ma è probabile che l'area venga messa sotto sequestro dalla magistratura che indaga su cosa è accaduto, nel tentativo di stabilire l'origine del rogo. In questi anni il Tmb – come denunciato dai cittadini e da un documento di Arpa – era diventato una sorta di discarica temporanea, dove l'immondizia veniva stoccata in attesa di essere trasferita per mettere un tampone alle difficoltà dello smaltimento dei rifiuti nella capitale dopo la chiusura di Malagrotta. Ora che chiuderà dove andrà la monnezza dei romani?
Mette subito le mani avanti la sindaca Virginia Raggi che, consapevole dei rischi chiede solidarietà. "Voglio lanciare un appello a tutte le città del Lazio e alle altre Regioni per collaborare in questo momento, soprattutto alla vigilia di Natale, per supportare Ama nel risolvere temporaneamente e nel minor tempo possibile questa situazione", dichiara la prima cittadina da Ostia, dove ha presenziato all'abbattimento di uno stabilimento abusivo. Subito arriva anche il vicepremier e leader del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio a lanciare l'allarme: "L'incendio ci crea grossi problemi e mette a rischio lo smaltimento dei rifiuti", spiega durante un'intervista con l'agenzia di stampa Adnkronos.
Giovanni Caudo, presidente del III Municipo di Roma in prima fila per la chiusura dell'impianto, sia augura che l'incendio sia utile almeno ad affrontare con serietà il tema dei ciclo dei rifiuti: "Adesso l'emergenza principale sono i rifiuti. Qui entravano 600 tonnellate al giorno e adesso ovviamente non e' piu' possibile. I rifiuti erano abbondanti per strada e vicino i cassonetti. Adesso c'é un'emergenza nella città". Già a ottobre avevamo chiesto una cabina di crisi che gestisse l'emergenza. Ora i fatti la impongono. Chiediamo a Regione, comune e ministro di impegnarsi per trovare una soluzione per trattare i rifiuti della citta'. Forse c'e' bisogno di un anno di moratoria che permetta a Roma di portare i rifiuti fuori dal suo territorio".
Anche il ministro dell'Ambiente Sergio Costa si dice preoccupato e consapevole di dover correre ai ripari: "Guarda caso quando qualcuno prova a sistemare qualcosa parte un incendio: non faccio sillogismi, lasciamo lavorare la Procura, ma ho il dovere di essere ‘scocciato', anche perché dobbiamo dare una risposta ai cittadini". Mentre il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti prova a rassicurare i cittadini spiegando di essere già a lavoro per mettere a punto un piano straordinario sulla destinazione dei rifiuti di Roma: "Ci auguriamo e stiamo lavorando affinché già in serata e alla vigilia del picco natalizio di produzione di rifiuti si sia in grado di risolvere il problema. Comunque il Lazio farà di tutto per aiutare la Capitale". "In collaborazione con l'amministrazione comunale stiamo ascoltando tutti – ha aggiunto – si tratta di ricollocare un quantitativo molto importante di materiale. Siamo già attivi con le altre regioni e l'impiantistica regionale".
Emergenza rifiuti: le soluzioni della Regione Lazio
Per far fronte all'emergenza innescata dall'incendio la Regione Lazio ha autorizzato il Tmb Ecologica di Viterbo, quello della società Saf a Colfelice (Frosinone) e quello della Rida Ambiente ad Aprilia sono stati autorizzati a ricevere rifiuti da Ama, ed è stato disposto l'aumento di 100 tonnellate al giorno delle quantità di rifiuti indifferenziati trattabili nei due Tmb di Malagrotta.