Fabrizio Piscitelli, spunta un testimone dell’omicidio: “Ho visto il killer scappare”
Potrebbe avere le ore contate il killer che ha freddato con un colpo d'arma da fuoco il capo degli Irriducibili della Lazio, Fabrizio Piscitelli. Un testimone ha dichiarato all'Adnkronos di aver visto un uomo darsi alla fuga e raggiungere un complice che lo stava aspettando, forse su una macchina o un motorino. E la polizia ha già acquisito tutte le telecamere di sorveglianza presenti nella zona, sperando di trovare l'assassino sulle immagini delle videocamere. "L'ho visto scappare. È corso su questa via e ha girato lì. C'era uno che lo aspettava dietro la curva. Ma tanto ‘ndò va? È pieno di telecamere, lo trovano. Me l'hanno garantito, lo trovano", ha detto il testimone all'Adnkronos. Il killer ha agito con il volto coperto per non farsi riconoscere: non è ancora chiaro se Piscitelli avesse appuntamento con lui o se il sicario sia stato mandato da qualcun altro che doveva incontrare. Ma in quel parco, Diabolik non è andato per caso.
Omicidio Fabrizio Piscitelli, s'indaga nel mondo della criminalità organizzata
Ucciso con un colpo d'arma da fuoco sparato dietro l'orecchio sinistro con una pistola calibro 7,65. Così è morto Fabrizio Piscitelli, alle 19 del 7 agosto su una panchina del parco degli Acquedotti in via Lemonia. Insieme a lui c'era anche la sua guardia del corpo: sembra che un'altra pallottola fosse destinata a lui, ma al killer si sarebbe inceppata l'arma. Cosa che ha consentito al bodyguard di darsi alla fuga, spaventato. Non è ancora chiaro se abbia visto o meno in faccia l'omicida di Diabolik. Non è noto nemmeno il movente dell'assassinio, ma la polizia sta seguendo la pista della criminalità organizzata. Il capo degli Irriducibili, infatti, potrebbe essere stato ucciso per un debito di denaro, oppure per questioni legate alla droga. Di sicuro, chi ha commesso l'omicidio non è un principiante, ma qualcuno di esperto. In memoria di Piscitelli, gli ultrà degli Irriducibili hanno organizzato una fiaccolata presso la chiesa di San Policarpo, da dove poi si sono mossi in corteo fino al luogo dell'omicidio.