40 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
La morte dell'ultras Fabrizio Piscitelli a Roma

Bodyguard seduto accanto Diabolik: poteva morire anche lui, ma al killer si è inceppata la pistola

Proseguono le indagini sull’agguato a Fabrizio Piscitelli, ‘Diabolik’. Seduto sulla panchina accanto a lui c’era un bodyguard cubano. Probabilmente sarebbe dovuto morire anche lui, ma al killer si è inceppata la pistola e così l’autista-guardaspalle è riuscito a scappare a piedi.
A cura di Enrico Tata
40 CONDIVISIONI
Fabrizio Piscitelli
Fabrizio Piscitelli
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Poteva essere un duplice omicidio, ma al killer si è inceppata la pistola: secondo gli investigatori doveva morire non solo Fabrizio Piscitelli, ma anche il bodyguard che era seduto insieme a lui sulla panchina del parco degli Acquedotti. Dopo aver sparato la prima volta a ‘Diabolik', l'assassino era pronto a uccidere anche l'autista cubano dell'ultras della Lazio, ma la pistola si sarebbe inceppata. A riferirlo agli investigatori della Squadra Mobile sarebbe stato un testimone. Il guardaspalle del leader degli Irriducibili, spaventato, sarebbe poi scappato a piedi. "Fabrizio aveva appuntamento con qualcuno, ma non so con chi", avrebbe detto l'uomo ai poliziotti. Diabolik forse aveva appuntamento proprio con il suo assassino o con il mandante dell'agguato. Le telecamere di videosorveglianza installate in zona potrebbero aver registrato qualche dettaglio utile e per questo gli investigatori hanno acquisito tutti i filmati per cercare di ricostruire l'appuntamento che si è trasformato in agguato.

Le indagini sui mandanti dell'agguato a Diabolik

L'impressione degli inquirenti è che l'omicidio sia stato commesso da "mani esperte", da un killer professionista e per il momento le piste più battute sono quelle della criminalità organizzata estera, precisamente albanese, e quella italiana, dati i rapporti di Piscitelli con il clan di Michele Senese, ‘O pazz'. Per il momento vengono escluse le ipotesi di un omicidio maturato in ambienti ultras o per motivi politici.

Nel pomeriggio gli ultras della Lazio hanno portato sciarpe biancocelesti, foto, fiori e la scritta Irriducibili sulla panchina dove è stato ucciso l'ex capo della Curva Nord. Nella notte un gruppetto di tifosi ha srotolato uno striscione in ricordo di Piscitelli davanti al Colosseo.

40 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views