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Centocelle torna al buio: dopo gli incendi dolosi luci di nuovo spente

Sabotaggio o guasto? Quel che è certo è che via delle Palme e dintorni e metà del Quarticciolo sono al buio. Lampioni spenti e strade deserte in un quartiere ancora militarizzato. Spenti anche i riflettori nel parco di via delle Palme accesi dopo l’incendio della Pecora Elettrica e del Bakara Bistrot.
A cura di Valerio Renzi
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A Centocelle, in un quartiere ancora militarizzato, dove la pressione delle forze dell'ordine è altissima, le luci si sono di nuove spente su via delle Palme e dintorni. Stessa sorte per il parco in fondo a via delle Palme, dove i riflettori installati a seguito degli incendi della Pecora Elettrica e del Baraka Bistrot dopo solo pochi giorni non illuminano più il luogo di spaccio. Attraversando viale Palmiro Togliatti anche mezzo Quarticciolo è al buio, proprio nelle strade dove insiste una delle principali piazze di spaccio  Nonostante le parole roboanti delle istituzioni, a partire dalla presenza più minuta, ovvero l'illuminazione pubblica, qualcosa continua a non andare da queste parti. E proprio l'accensione dei fari all'interno del parco era stato un passaggio simbolico importante, una presa in carico reale dei problemi del territorio.

Sabotaggio o guasto, quel che è certo è che dopo l'aggressione subita dal quartiere di Centocelle, quello delle strade al buio è un pessimo segnale per i cittadini che invece hanno alzato la testa scendendo in strada. Un ottimo segnale invece per chi ha messo in atto una campagna di terrorismo distruggendo in un mese tre attività commerciali (i roghi in tutti sono quattro, se consideriamo il primo attentato dello scorso aprile alla Pecora Elettrica), noncurante dei rischi e delle conseguenze.

Alla fine della manifestazione in solidarietà alla Pecora Elettrica in centinaia, spontaneamente come un contagio tra la folla, hanno acceso la torcia del loro smartphone. Un gesto con un significato chiaro: siamo arrivati qua tutti insieme per accendere i riflettori su quanto sta accadendo, per fare luce. Se i lampioni sono stati spenti da un sabotaggio vorrebbe dire che chi si muove sul territorio con l'ambizione di imporre le proprie regole, non è per nulla intimidito dalla presenze delle forze dell'ordine, tanto meno dalle dichiarazioni dei rappresentati delle istituzioni. Se il buio è invece frutto di un guasto e nessuno se ne è ancora occupato con urgenza vuol dire che davvero si vuole fare un favore alla criminalità organizzata. In entrambi i casi come possono associazioni, cittadini, società civile che hanno dato un segnale forte scendendo in strada non sentirsi soli in questa battaglia?

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Giornalista pubblicista e capo area della cronaca romana di Fanpage.it. Ho collaborato prima prima di arrivare a Fanpage.it su il manifesto, MicroMega, Europa, l'Espresso, il Fatto Quotidiano. Oltre che di fatti e politica romana mi occupo di culture di destra e neofascismi. Ho scritto per i tipi di Edizione Alegre "La politica della ruspa. La Lega di Salvini e le nuove destre europee" (2015) e per Fandango Libri "Fascismo Mainstream" (2021).
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