Indagata per falso e abuso di ufficio, in relazione alla nomina di Renato Marra dalla polizia locale a capo dipartimento del Turismo, Virginia Raggi sarebbe dovuta comparire oggi di fronte agli inquirenti della procura di Roma. Finita nei guai per colpa del suo ex braccio destro Raffaele Marra, in carcere per corruzione, la sindaca ha chiesto e ottenuto un rinvio della sua deposizione.
Il faccia a faccia con i pm avverrà in settimana, probabilmente non a piazzale Clodio, per evitare un indesiderato clamore mediatico, ma più probabilmente in una caserma o in qualche ufficio di polizia. Giorni preziosi quelli guadagnati da Virginia Raggi, che sta preparando la sua difesa, dopo aver categoricamente smentito la ricostruzione giornalistica che parlava di una ‘trattativa' in corso con la procura per un patteggiamento di pena per il reato di falso, nel tentativo di evitare in caso di condanna la sospensione dalla carica secondo quanto prescritto dalla legge Severino.
Sono diverse le domande a cui Raggi dovrà rispondere. A cominciare da chiarire i suoi rapporti con Raffaele Marra, come e perché l'ha conosciuto, arrivando a richiamarlo in servizio dal congedo, e sul perché avrebbe deciso di proteggerlo fino all'ultimo, assumendosi la responsabilità esclusiva della nomina del fratello in una memoria inviata all'Anac. Circostanza che verrebbe smentita dalle chat tra l'ex capo del personale e la sindaca, ma anche dallo stesso assessore Meloni nelle sue deposizioni pubblicate sui giornali e di cui il diretto interessato non ha mai chiesto rettifica.
Gli inquirenti dovranno fare luce sulla modalità con cui si è arrivati alla nomina di Renato Marra, argomento che inevitabilmente toccherà anche il ruolo di Raffaele all'interno dell'amministrazione, del perché una figura così opaca, tra discutibili affari immobiliari per cui è finito in carcere ai movimenti maltesi, oggetto di un'inchiesta di Fanpage.it, sia stato considerato insostituibile da Virginia Raggi. Definito il giorno dell'arresto "uno dei 23.000 dipendenti capitolini" dalla sindaca in conferenza stampa, le carte giudiziarie e la cronaca politica raccontano però una vicenda diversa.