11.878 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Carabiniere ucciso, diffusa la foto di Gabriel Hjorth bendato in caserma. L’Arma: “Netta condanna”

Diffuso su WhatsApp lo scatto del giovane americano fermato per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega. Ferma condanna del Comando Generale dell’Arma, che ha annunciato un’inchiesta interna sul trattamento del 18enne statunitense e sulla circolazione della foto. Intanto continuano le indagini sull’omicidio.
A cura di Valerio Renzi
11.878 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Una foto – pubblicata prima dal quotidiano la Stampa e poi giunta in altre redazioni – mostra il 18enne americano Christian Gabriel Natale Hjorth, arrestato per l'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, seduto in caserma, ammanettato dietro la schiena e con una benda grigia sugli occhi. L'immagine, catturata con il cellulare da uno dei militari presenti, ha cominciato a rimbalzare da un gruppo WhatsApp all'altro. Il trofeo esibito durante l'interrogatorio, il presunto omicida neutralizzato mostrato inerme.

L'Arma: "Condanniamo fermamente aperta inchiesta"

Peccato però che valga non solo la presunzione d'innocenza ma che un sospettato, e in generale un cittadino nelle mani dello Stato, vada trattato secondo le regole del diritto, che non prevede di apporre bende sugli occhi né di diffonderne le immagini quando è in stato di fermo. Ne sembrerebbe perfettamente consapevole il Comando generale dell'Arma dei carabinieri che in una nota "prende fermamente le distanze dallo scatto e dalla divulgazione di foto di persone ristrette per l'omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega". Tanto da chiarire che si "sta svolgendo con la massima tempestività accertamenti diretti a individuare i responsabili".

Continuano le indagini sull'omicidio

Ci sarà dunque da chiarire perché Hyorth aveva una benda sugli occhi e chi abbia diffuso le immagini in caserma ma anche al momento del fermo. Sarebbe in corso anche un'inchiesta per chiarire la ragione per cui su pagine Facebook di "tifosi" delle forze dell'ordine siano comparse foto segnaletiche e fascicoli di tre cittadini marocchini e di un cittadino francese di origine algerine, tutti e quattro domiciliati a Roma, che venivano indicati come gli assassini del militare.

Oggi la camera ardente del carabiniere ucciso

Continuano intanto le indagini per chiarire tutti i punti oscuri della catena di eventi che ha portato alla morte del vice brigadiere, la cui camera ardente si terrà oggi a partire dalle 16.00 nella cappella di Piazza Monte di Pietà, a due passi dalla Stazione Farnese dove il militar prestava servizio. I funerali domani a Somma Vesuviana, suo comune d'origine.

11.878 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views