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Sgomberato del Baobab: 130 persone identificate e allontanate

Sgombero in corso al presidio di Baobab experience in piazzale Maslax a Roma. Blindati e forze dell’ordine stanno liberando il campo d’accoglienza in cui gli attivisti dell’associazione assistono un centinaio circa di migranti, costretti a dormire per strada perché ancora in attesa di una sistemazione da parte del Comune di Roma.
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A cura di Francesco Loiacono
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Sgombero in corso dall'alba al presidio di piazzale Maslax a Roma, dove si trovano un centinaio di persone senza dimora assistite dall'associazione Baobab Experience. È stata proprio la stessa associazione che fornisce assistenza ai migranti a dare notizia dello sgombero su sgombero su Twitter: "Stanno sgomberando il presidio di piazzale Maslax – si legge sul social netowork – Ci sono circa 100 persone che ancora dormono in strada non ricollocate dal Comune. Raggiungeteci". Il tweet fa riferimento a un incontro avvenuto la scorsa settimana tra gli attivisti che operano nell'improvvisato campo d'accoglienza alle spalle della stazione Tiburtina e l'assessorato alle Politiche Sociali di Roma Capitale. Al termine di quell'incontro l'assessora Laura Baldassarre aveva annunciato a Fanpage.it la definizione di un calendario che avrebbe dovuto consentire ai migranti aventi diritto, nel giro di quattro giorni, "di essere accolti presso le strutture di Roma Capitale", in vista di uno sgombero che era comunque considerato imminente.

Oggi l'annunciato sgombero è arrivato, con tanto di blindati presenti sul posto, ma come fa sapere Baobab nel presidio di piazzale Maslax ci sono ancora circa cento persone che attendono una sistemazione dal Comune. Le forze dell'ordine, stando a quanto riportano gli attivisti di Baobab, avrebbero chiuso i cancelli e circondato il campo non consentendo all'inizio a nessuno di entrare né di uscire. Successivamente i primi migranti hanno raccolto i propri effetti personali e sono usciti dal campo, salendo su dei bus diretti al centro immigrazione di via Patini: "Le questioni sociali, a Roma, si risolvono così: polizia e ruspa – scrivono delusi gli attivisti – Il Campidoglio a 5 stelle non è diverso né dai precedenti, né dalla Lega. Una vergogna infinita per questa città".

Sullo sgombero è intervenuto anche il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini. Il leader della Lega, in queste settimane molto presente sulle vicende che riguardano la capitale, su Twitter ha scritto: "In corso lo sgombero di Baobab a Roma. Zone franche, senza Stato e legalità, non sono più tollerate. L’avevamo promesso, lo stiamo facendo. E non è finita qui. Dalle parole ai fatti".

Nicola Zingaretti attacca via social network proprio il ministro degli Interni: "Salvini sgombera i migranti del Baobab senza offrire alcune soluzione di accoglienza temporanea e quindi senza nessuna risoluzione del problema. Ci aspettiamo la stessa fermezza nel liberare l'immobile occupato abusivamente a Roma da anni da CasaPound".

Sulla vicenda è intervenuta anche l'assessora alle Politiche Sociali Laura Baldassarre: “Mi sono recata più volte presso l’insediamento, l’ultima il 2 novembre, per osservare in prima persona la situazione sul luogo, le condizioni in cui vivono le persone e il lavoro degli operatori che assicurano un supporto ai presenti e formulano proposte di accoglienza. La scorsa settimana abbiamo intensificato la presenza degli operatori sociali e abbiamo incontrato le associazioni presso il Dipartimento Politiche Sociali, con l’obiettivo di organizzare nel dettaglio l’accoglienza”.

“Ci auguriamo che tutti collaborino, per portare a compimento un lavoro che si sviluppa ormai da quasi due anni, con il coinvolgimento del secondo e quarto Municipio, ascoltando i comitati di quartiere della zona. – ha aggiunto – La sinergia tra pubblico e privato sociale rappresenta un valore aggiunto per tutta la città e costituisce una forte garanzia per la tutela dei diritti umani. Rinnovo l’appello ad accettare le proposte che gli operatori stanno continuando a formulare anche nella giornata di oggi: il circuito di accoglienza di Roma Capitale è l’inizio di un percorso che consente l’affrancamento dalla condizione di fragilità e il raggiungimento dell’autonomia”.

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