Valentino infettò almeno 30 donne con l’Hiv: processo a porte aperte per ‘interesse sociale’
È iniziato oggi a Roma il processo a carico di Valentino Talluto, il 32enne accusato di aver infettato con il virus dell'Hiv almeno 30 donne. L'uomo avrebbe consumato centinaia di rapporti non protetti, nonostante fosse pienamente consapevole della sua sieropositività, esponendo così le proprie partner al contagio. L'avvocato di parte civile Irma Conti, che assiste circa diciassette presente vittime di Talluto, aveva chiesto che l'udienza si svolgesse a porte chiuse. Una richiesta respinta da Evelina Canale, presidente della Terza Corte di Assise di Roma, in virtù "dell'interesse sociale del dibattimento in oggetto". Ovvero riguardando il processo una questione di pubblico interesse, la giudice ha deciso l'accesso a pubblico e giornalisti.
In aula oggi era presente anche l'imputato, che dovrà rispondere delle accuse di epidemia dolosa e lesioni gravissime, rischiando fino a venti anni di carcere. Il caso è esploso a novembre del 2015: dalla scoperta di una donna di essere stata infettata, con la conseguente denuncia, è venuta lentamente alla luce la dimensione della vicenda, quando gli inquirenti hanno ricostruito le numerose relazioni dell'uomo dal 2006, hanno in cui ha scoperto la sua sieropositività a 21 anni fino ad oggi.