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Stupro Viterbo: arrestati due giovani di estrema destra

Stupro di Viterbo, parla la vittima: “Stordita, picchiata e violentata, ero piena di lividi”

La donna di 36 anni che ha denunciato lo stupro avvenuto all’interno del pub di CasaPound la sera dell’11 aprile ha raccontato al giudice cos’è avvenuto quella sera, ricostruendo i momenti terribili che hanno preceduto la violenza. “Ho detto no tante volte prima di perdere i sensi dopo il pugno in faccia”.
A cura di Natascia Grbic
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È terminato l'interrogatorio della donna di 36 anni stuprata la notte tra l'11 e il 12 aprile all'interno del pub di CasaPound, l'Old Manners Tavern di Viterbo. Prima d'ora era stata sentita solo dalla polizia meno di 24 ore dopo lo svolgimento dei fatti, ossia quando era andata a sporgere denuncia. Adesso, assistita dal suo legale e da una psicologa, ha raccontato al giudice cos'è avvenuto quella sera. "Sono stata stordita, picchiata e violentata. Ho detto no tante volte prima di perdere i sensi dopo il pugno in faccia, non so chi mi abbia portato a casa, mi sono svegliata impaurita e dolorante, non ricordo cosa sia successo mentre mi riprendevano, non sapevo niente del filmato fino a quando non l’ha trovato la polizia". Queste le parole della donna dette durante l'interrogatorio e riportate da TusciaWeb. A confermare la sua versione, ci sarebbero i video fatti da Riccardo Licci e Francesco Chiricozzi durante lo stupro e poi inviati sulle chat del Blocco Studentesco e del Gruppo Bazzi.

Stupro di Viterbo, il legale della vittima: "Coraggiosa e coerente"

Riccardo Licci e Francesco Chiricozzi – rispettivamente militante e consigliere comunale di CasaPoundhanno assistito all'interrogatorio della donna, ma da un'altra stanza. Per tutelare la vittima, infatti, si è deciso di non farla incontrare con i due presunti aguzzini: la 36enne è passata da un ingresso secondario per entrare nel tribunale, e anche all'uscita non è passata dalla porta principale, proprio per evitare telecamere e curiosi. In tribunale erano presenti anche i genitori di Licci e Chirocozzi. "Sono contento di com'è andata – ha dichiarato Franco Taurchini, il legale della vittima – La ragazza ha risposto bene a tutto, è intelligente, coraggiosa e coerente. Lei si è fidata, li ha seguiti al pub, le sembravano ragazzi perbene. E invece no. L'ultima cosa che si ricorda è il pugno che le è stato dato". La donna si è trovata il 12 aprile a casa sua coperta di lividi. Si è quindi recata in ospedale, stordita e confusa, per ricevere le cure necessarie. E sono stati proprio i sanitari ad allertare le forze dell'ordine quando hanno visto le condizioni in cui riversava.

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