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Strage di Latina: gli aggiornamenti

Strage Latina, il prete ai funerali: “Preghiamo per il padre”. Ma la gente lo contesta

“Pregata per il padre”. Questo l’invito del prete durante l’omelia funebre per Martina e Alessia, le due bimbe uccise a Cisterna di Latina dal papà Luigi Capasso. Parole contestate da diversi dei presenti dai banchi della chiesa. “La famiglia ha perdonato”, ha aggiunto il parroco”.
A cura di Valerio Renzi
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Duramente contestato il parroco della chiesa di Collina dei Pini di Cisterna di Latina, durante i funerali delle piccole Alessia e Martina, uccise dal papà Luigi Capasso. "Preghiamo per il padre", ha detto il prete durante l'omelia riferendosi a Capasso. La risposta di diversi dei presenti nella chiesa sono state parole di contestazione, subito azzittite dal cordoglio e il dolore della sala che ha chiesto silenzio e rispetto. "Scusate ma la famiglia ha perdonato", ha aggiunto il prete. Migliaia le persone presenti ai funerali. Tante che la chiesa, poco lontano dal luogo della strage familiare consumatasi lo scorso 28 febbraio, non le ha potute contenere tutte. Striscioni, palloncini rosa e banchi, magliette con su scritte "Martina e Alessia vi porteremo sempre con voi" e una commozione che ha abbracciato tutta la comunità del paese dell'Agro Pontino dove oggi è lutto cittadini: saracinesche abbassate, bandiere a mezz'asta e uffici pubblici chiusi. Giornalisti e telecamere tenuti a distanza come da volere della famiglia, niente foto né video dentro la chiesa.

Strage Latina, le parole del prete

"Adesso è tutto finito. Ma é davvero tutto finito? – si è chiesto il parroco rivolgendosi ai suoi fedeli – In 50 anni di sacerdozio ho celebrato tanti funerali, morti uccise, suicidi o per lunghe malattie, giovani e anziani; qualcuno potrebbe dire sono abituato a funerali e morte. No, non sono abituato. Quando vedo una bara bianca, tanti perché affollano la mia testa". "Sappiamo che umanamente parlando non ci sono risposte. Parliamo di cattiveria umana, follia ma restiamo insoddisfatti. – ha invitato a riflettere – La risposata sta nel perché abbiamo portato Alessia e Martina qua, non in stadio o palazzetto. Abbiamo portato Alessia e Martina qui, in chiesa dove loro hanno cominciato a muovere primi passi cristianità. È qui che troviamo risposte".

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La mamma delle due bimbe, ferita con tre colpi di pistola dal marito che aveva deciso di lasciare, è ricoverata in gravi condizioni all'ospedale San Camillo di Roma. Solo ieri, dopo che ha ripreso pienamente conoscenza rimanendo vigile e lucida a lungo, è stata informata che Luigi Capasso, dopo averle sparato, ha ucciso le due figlie e poi si è tolto la vita.

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