Piove, è la fine di una lunga giornata, e il sindaco di Castelnuovo di Porto a 50 chilometri da Roma, mostra con orgoglio le mail contenute in una cartellina verde: sono le stampe delle decine di mail che ha ricevuto da singoli cittadini e associazioni che si sono offerti di dare aiuto e ospitalità ai circa 150 migranti che, grazie alla nuova normativa contenuta nel Decreto Sicurezza che porta il nome di Matteo Salvini, non hanno più diritto a essere inseriti nel circuito dell'accoglienza con la chiusura del Cara. Uomini, donne e bambini titolari di protezione internazionale o in attesa di risposta alla loro domanda di asilo che, pur trovandosi regolarmente in Italia, da un giorno all'altro si trovano in mezzo alla strada, costretti a interrompere il loro percorso di integrazione.
Tantissima la solidarietà mentre continuano i trasferimenti, con il primo cittadino Riccardo Traglini che ha deciso per primo di dare il buon esempio e i migranti se li è portati davvero a casa sua, decidendo di ospitare Mouna, una ragazza di 24 anni con due figli, che rischiava di ritrovarsi da sola da un giorno all'altro. Travaglini in questi giorni ha rivendicato un ruolo positivo per la sua comunità, monitorando i trasferimenti e denunciando come a pagare la chiusura da un giorno all'altro saranno le persone più fragili: "Siamo stati fino ad oggi veramente un modello virtuoso, nonostante il Cara non sia un modello virtuoso. Siamo noi per primi ad essere d'accordo che il centro vada superato e per questo avevamo fatto domanda per fare un Sprar ma non ci è stato concesso fino ad oggi. Però non accettiamo questi diktat e il fatto che da un giorno all'altro l'esperienza finisca. Non perde Castelnuovo di Porto, perde tutta la comunità".
Napoli: migliaia di mail per aiutare i migranti
Le mail arrivate al sindaco di Castelnuovo di Porto ricordano l'ondata di messaggi e offerte di aiuto e professionalità di ogni tipo, arrivate al comune di Napoli all'inizio dell'anno, quando l'amministrazione ha deciso di raccogliere le disponibilità dei cittadini a sostenere i migranti in difficoltà. Un'iniziativa nata mentre il sindaco Luigi de Magistris assieme ad altri amministratori locali portava avanti una battaglia affinché l'Italia accogliesse senza condizioni i migranti soccorsi dalla Sea Watch dopo un naufragio e rimasti per 19 giorni in balia delle onde.