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Roma, Di Cola (Cgil): “Sciopero confermato, assessore Lemmetti ci ha mentito su Roma Metropolitane”

Dopo l’incontro con il comune i sindacati confermano lo sciopero del 25 ottobre dei lavoratori delle municipalizzate e denunciano: “Oggi, dagli atti pubblicati scopriamo che, prima dell’incontro e nonostante le promesse di condivisione, Roma Capitale aveva già deciso la liquidazione di Roma Metropolitane”.
A cura di Valerio Renzi
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Fumata nera ieri in prefettura. I sindacati confermano lo sciopero generale del personale delle aziende municipalizzate di Roma Capitale per il prossimo 25 ottobre 2019. Un'iniziativa decisa all'indomani delle dimissioni in blocco del cda di Ama e dopo il profilarsi della messa in liquidazione di Roma Metropolitane. I rappresentanti dei lavoratori hanno ritenute insufficienti le rassicurazioni presentate al tavolo dall'amministrazione della sindaca Virginia Raggi, in particolare sempre più difficile è il confronto con l'assessore al Bilancio e alle Partecipate Gianni Lemmetti.

Oggi il segretario regionale della Cgil Funzione Pubblica, Natale Di Cola, arriva a parlare di "tradimento", ma soprattutto denuncia come Lemmetti avrebbe "mentito" durante il tavolo di trattativa: “Il 25 ottobre sarà sciopero per tutti i lavoratori delle aziende municipalizzate di Roma Capitale. Ieri infatti al tavolo in prefettura non abbiamo ricevuta nessuna risposta alle questioni poste all’assessore Gianni Lemmetti, a cominciare da Roma Metropolitana. Addirittura oggi, dagli atti pubblicati scopriamo che ancora prima dell’incontro Roma Capitale aveva già deciso la liquidazione di Roma Capitale".

Ma i sindacati non si dicono soddisfatti neanche sugli altri dossier più urgenti: "Nessuna risposta né su Ama, che non ha un bilancio e non ha un piano industriale, né sulle altre come Farmacap e Roma Multiservizi. Addirittura ieri abbiamo scoperto che Roma Multiservizi non può pagare gli stipendi perché nessuna banca è disponibile ad aprirgli filiere di credito, in quanto dato che è una partecipato di Ama e Ama non ha un bilancio, non è bancabile. Una situazione gravissima di cui fanno le spese i lavoratori e i cittadini, ma anche la qualità di servizi essenziali. I proclami fatti dall'assessore di garanzia dei livelli occupazionali già sono stati traditi, in assenza di nessun piano di rilancio e del licenziamento in queste ore dei primi lavoratori occupati nella raccolta delle utenze non domestiche".

Di Cola ribadisce come non solo il prossimo 25 ottobre sarà una giornata di sciopero ma anche di mobilitazione , con lo slogan ‘Roma si liquida': "Una piazza che invitiamo la società civile a condividere insieme. Quello delle aziende municipalizzate è il più grande fallimento dell'amministrazione Raggi".

Un punto di vista molto diverso da quello espresso da Lemmetti, che al termine dell'incontro al contrario ha espresso rammarico per il mancato accordo: "Le società partecipate di Roma Capitale resteranno pubbliche, garantendo il mantenimento dei livelli occupazionali. Abbiamo ribadito questo assunto oggi in Prefettura, nell’ambito della procedura di conciliazione, alle organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo stato di agitazione per venerdì 25 ottobre. Abbiamo chiesto di formalizzare tutti questi impegni all’interno di un documento, alla presenza dell’autorità prefettizia. Nonostante questo, le organizzazioni hanno rifiutato di sottoscrivere il documento".

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Giornalista pubblicista e capo area della cronaca romana di Fanpage.it. Ho collaborato prima prima di arrivare a Fanpage.it su il manifesto, MicroMega, Europa, l'Espresso, il Fatto Quotidiano. Oltre che di fatti e politica romana mi occupo di culture di destra e neofascismi. Ho scritto per i tipi di Edizione Alegre "La politica della ruspa. La Lega di Salvini e le nuove destre europee" (2015) e per Fandango Libri "Fascismo Mainstream" (2021).
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