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Roma, crollo scala mobile in metro: di chi è la colpa? Luci puntate sulla manutenzione

Dopo il grave incidente di ieri sera alla stazione Repubblica della metro A di Roma, dove è crollata una scala mobile ferendo 24 persone di cui 7 in modo grave, per la gran parte tifosi del Cska Mosca in città per seguire la loro squadra in trasferta, si accendono i riflettori sulla manutenzione degli impianti per capire cosa si accaduto, alla ricerca di eventuali responsabilità.
A cura di Valerio Renzi
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Di chi è la colpa di quanto accaduto ieri sera a Roma? È normale che una scala mobile della metropolitana di una capitale occidentale crolli provocando 24 feriti, di cui 7 gravi uno dei quali con il piede amputato? Nei minuti immediatamente successivi alla tragedia, che poteva avere un bilancio anche peggiore, si è subito parlato di "tifosi russi del Cska Mosca che ubriachi saltavano e cantavano". Una versione riportata anche dalla sindaca Virginia Raggi in visita a piazza della Repubblica. Dunque è normale che se quaranta persone saltano su una metropolitana – ammesso e non concesso che sia accaduto – questa crolli? Evidentemente no, la scala in caso di problemi si dovrebbe bloccare automaticamente.

La domanda allora è perché non sia accaduto. Così i riflettori dell'inchiesta aperta dalla Procura e dell'indagine interna annunciata da Ama si accendono soprattutto sulla manutenzione. Il Messaggero riporta una missiva inviata da Atac al Campidoglio nel 2015, in cui la municipalizzata chiedeva i fondi necessari a mettere in atto una "manutenzione straordinaria degli impianti delle linee A e B".  Una richiesta ribadita nel 2016 per sanare "con la massima urgenza" quello che viene descritto come un debito manutentivo".

Ma da Atac smentivano ogni allarme in una dichiarazione resa all'agenzia Ansa dopo l'incidente: "I controlli e la manutenzione delle scale mobili della metropolitana di Roma all'interno delle stazioni vengono fatte con cadenza mensile. E ciò ha interessato anche la stazione di Repubblica". "La vita tecnica di una scala mobile dura circa 30 anni, quella di Repubblica è relativamente giovane, ha meno di dieci anni. Alle revisioni e manutenzioni mensili delle scale mobili, ogni tre mesi si aggiunge anche un ulteriore ciclo di collaudi. – spiegano ancora dall'azienda – Mese per mese, viene fatta una checklist di dispositivi di sicurezza da controllare, dalla velocita' della scala mobile ai dispositivi di frenata, oltre alla pulizia e alla lubrificazione".

Cosa è successo a loro? Bisognerà aspettare gli esiti dell'indagine, ma intanto i sindacati chiedono di internalizzare il lavoro di manutenzione. "Sulle scale mobili presumo che le manutenzione siano fatte. Il problema in questo caso sembra essere stato il sovraccarico. Forse bisognava di verificare gli accessi. Chiediamo un monitoraggio delle manutenzioni che vengono effettuate da ditte esterne. Noi da tempo chiediamo l'internalizzazione di lavorazioni fondamentali per Atac", chiedono da Usb. Fa eco lo Filt Cgil, che senza puntare il dito contro Atac parla della manutenzione: "Sarebbe meglio internalizzare il servizio per avere una filiera di controllo diretta. Da tempo come organizzazioni sindacali chiediamo un intervento straordinario sulle metropolitana di Roma. Scenda in campo anche il Governo – chiede il segretario Eugenio Stanziale -. Ci chiediamo che ne è stato dei 425 milioni stanziati dal precedente esecutivo per le linee A e B".

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