1.161 CONDIVISIONI

Perché i tombini di Roma sono otturati?

Ancora una volta le strade di Roma si allagano. Sotto accusa la pulizia dei tombini e la manutenzione del verde, interventi che dovrebbero essere di routine nella manutenzione di una città. Cosa devono fare i romani per non vedere le loro strade trasformarsi in fiumi e laghi?
A cura di Valerio Renzi
1.161 CONDIVISIONI
Immagine

La città dopo una giornata di allerta e di apprensione questa mattina sperava di tornare alla normalità, a cominciare dalla riapertura delle scuole. E invece i romani si sono trovati ad affrontare le solite pozzanghere che diventano laghi da guadare, sottopassaggi allagati, strade chiuse e stazioni della metropolitana invase da cascate di acqua. Il risultato? Traffico in tilt, mezzi pubblici intrappolati e una giornata che inizia con il malumore, come se non bastasse il cielo plumbeo.

Ma la pioggia e la grandine abbattutasi su Roma nelle ultime 36 ore, è davvero un fenomeno naturale che può comportare in una metropoli europea tutti questi disagi? Se è comprensibile qualche cantina allagata o qualche rallentamento, è più difficile da accettare che la città rischi di finire in ginocchio a causa di un temporale molto intenso. Molti degli interventi dei vigili del fuoco, del servizio giardini e delle associazioni di protezione civile avvenuti questa mattina e nella giornata di ieri, hanno riguardato lo disostruzione dei tombini e la messa in sicurezza del verde pubblico (alberi o rami caduti o pericolanti). Ma questo tipo d'intervento non dovrebbe far parte della normale amministrazione e manutenzione della città?

Dov'è finita la promessa di Marino per "un piano straordinario" di pulizia dei tombini?

Nell'agosto 2013, dopo gli allagamenti per un temporale di fine estate, Marino aveva annunciato: “Una pulizia vera e capillare di tombini e caditoie in città, perché un acquazzone non può mettere in ginocchio Roma. Da quando ci siamo insediati abbiamo lavorato per quello che è un progetto fondamentale per la città, e situazioni come quella di oggi ce lo confermano. L’assessore Paolo Masini ha stabilito un piano straordinario che partirà fra pochi giorni. Senza operazioni spot ma sistematicamente, per risolvere davvero un problema che affligge Roma da anni”.

Il “piano straordinario” è stato mai attuato? Intanto lo stesso ritornello si ripete lo scorso febbraio, quando la città si allaga di nuovo per un'intensa pioggia. Certo la Capitale viene colpita da un evento fuori norma, ma di certo non dall'uragano Katrina. Sotto accusa ancora una volta la pulizia di tombini e canali di scolo. Ma Marino assicura: "io i tombini li ho pulire". Cosa devono fare allora i romani per non vedere le strade allagarsi le strade della propria città?

1.161 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views