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Ostia, crivellato di proiettili portone del palazzo di un affiliato al clan Spada

Nella notte tra lunedì e martedì sei colpi di proiettile sono stati esplosi da tre persone col volto coperto in una palazzina dell’Ater a Ostia. Nello stabile vive un affiliato al clan Spada. Poco lontano una macchina è stata data alle fiamme e gli inquirenti credono che i due episodi possano essere collegati.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio
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Sei colpi di proiettile esplosi nella notte contro un portone. Un chiaro avvertimento per dire: "La prossima volta queste pallottole andranno a segno". È questo quanto successo nella notte a Nuova Ostia, in un palazzo dell'Ater in via delle Ebridi, ossia quello che secondo le forze dell'ordine è una delle principali piazze di spaccio della zona. Tre persone  sono entrate nel cortile del comprensorio a volto coperto e hanno fatto fuoco nella notte tra lunedì e martedì: la loro identità è ancora ignota. Nello stabile colpito dai proiettili, abita un affiliato del clan Spada: gli inquirenti credono sia lui il bersaglio dell'avvertimento. Ma non è finita qui. Perché qualche ora dopo a via Guido Vincon, poco lontano da via delle Ebridi, qualcuno ha dato fuoco a una macchina parcheggiata. I due episodi potrebbero essere collegati e inserirsi nella ridefinizione degli equilibri criminali che sta sconquassando Ostia. Da una parte la famiglia degli Spada e il clan Fasciani, colpiti duramente dalle inchieste e dagli arresti. Dall'altra, un gruppo emergente che vede insieme un gruppo di sudamericani da tempo residenti a Nuova Ostia, e i vecchi nemici degli Spada scalzati dall'avvento del clan. Non sembra un caso che, nell'ultimo anno, cittadini di origine cilena siano stati coinvolti in "controversie" con gli Spada. Ed è proprio questa la pista che stanno vagliando gli investigatori, ossia quella dei gruppi criminali che si contendono la piazza a Ostia. E che potrebbe subire un'escalation di violenza senza fine.

Escalation di violenza a Ostia negli ultimi mesi

Ma andiamo con ordine, perché questo appena raccontato non è l'unico episodio che odora di "resa dei conti" avvenuto sul territorio di Ostia. Alla fine di marzo un uomo di 60 anni è stato colpito a colpi di mannaia e ridotto in fin di vita in via degli Aliscafi, a pochi passi dal lungomare. Testimoni hanno riferito che il 60enne è stato aggredito da quattro persone: le forze dell'ordine ne hanno fermata una, che potrebbe essere coinvolta nell'assalto. Si tratta di un 55enne di origine cilena, portato all'ospedale Grassi di Ostia con ferite alla testa. E un paio di settimane prima, invece, un uomo è stato accoltellato fuori l'ex palestra degli Spada, in via dei Forni. Si tratta proprio della Femus Boxe, quella della famosa testata di Roberto Spada al giornalista di Nemo, Daniele Piervincenzi. L'uomo colpito con un'arma da taglio all'addome, l'anno prima era stato gambizzato. Per l'aggressione è stato fermato un cileno di 52 anni, la cui posizione è al vaglio degli inquirenti. Non c'è pace per Ostia, che solo qualche mese fa era stata teatro di un'altra guerra, con protagonista un altro clan: quello nato sulle ceneri del clan Triassi, storico rivale degli Spada e capeggiato da Salvatore Sibio, alias "Er Tartaruga", una vecchia conoscenza degli anni '70 considerato il capo della famosa Banda della Marranella, che cinquant'anni fa terrorizzava il quartiere romano di Tor Pignattara a suon di pistolettate. A ottobre 42 persone sono state arrestate a Ostia in una maxi operazione delle forze dell'ordine.

Nuove guerre tra clan per prendere il potere

Alla fine del 2017, altri agguati simili a quello avvenuto la scorsa notte si sono verificati a Ostia nei confronti degli Spada. Le porte delle abitazioni di due fratelli sono state crivellati dai proiettili in quello che è considerato il fortino del clan. Poco distante, nella stessa notte, una macchina è stata presa a colpi di arma da fuoco. Solo un paio di giorni prima due persone erano state gambizzate nella centralissima via delle Canarie, davanti una pizzeria.

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