Manuel Bortuzzo, gli aggressori scelgono il rito abbreviato: otterranno uno sconto della pena
Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, i due 24enni di Acilia che lo scorso 3 febbraio hanno sparato a Manuel Bortuzzo provocandogli la perdita dell'uso delle gambe, hanno scelto il rito abbreviato per ottenere uno sconto della pena. In questo modo la condanna sarebbe pari a un terzo di quella che avrebbero avuto se avessero scelto il rito ordinario. I due sono accusati di duplice tentato omicidio aggravato dall'avere agito per motivi abietti e futili: rischiano fino a un massimo di vent'anni di carcere. Lunedì si è svolta la prima udienza davanti al giudice per le indagini preliminari: il nuotatore 19enne non era presente in aula, ma Bazzano e Marinelli sì. Non hanno rilasciato nessuna dichiarazione. Secondo l'accusa anche la fidanzata ha rischiato di rimanere ferita dai colpi di arma da fuoco esplosi quella sera in piazza Eschilo e solo per un caso non è stata colpita.
Manuel Bortuzzo, gli spari esplosi il 3 febbraio a piazza Eschilo
La sera del 3 febbraio, Manuel Bortuzzo era uscito con alcuni amici e la fidanzata per andare in un pub in piazza Eschilo, nella zona dell'Axa. Poco prima, nel locale in cui volevano entrare, c'era stata una rissa che aveva visto coinvolti Daniel Bazzano e Lorenzo Marinelli, due ragazzi di 24 anni residenti ad Aprilia e con precedenti penali. Visto quello che era accaduto e data la presenza della polizia davanti al pub, Manuel e i suoi amici hanno deciso di andarsene e cercare un altro posto dove passare la serata: ma prima, sono andati a compare le sigarette a un distributore lì vicino. E proprio mentre erano lì davanti, Bazzano e Marinelli sono passati sparando all'impazzata. Nel video registrato dalle telecamere di sicurezza, si vede Manuel cadere a terra per gli spari e la ragazza gettarsi su di lui. Subito soccorso, è stato portato in ospedale: si è salvato, ma ha perso l'uso delle gambe, rimanendo paralizzato a vita. Bazzano e Marinelli si sono consegnati alle forze dell'ordine qualche giorno dopo, quando hanno capito che stavano per essere identificati. "È stato uno scambio di persona, non volevamo colpire lui", hanno provato a giustificarsi. Il loro intento era sparare a chi aveva discusso con loro nel pub e dimostrare la loro ‘levatura criminale'.