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Ferimento Manuel Bortuzzo

Manuel Bortuzzo, Federazione Italiana Nuoto apre un fondo per aiutarlo

La Federazione Italiana Nuoto ha lanciato una campagna di crowdfunding per aiutare Manuel Bortuzzo, il giovane nuotatore colpito da un proiettile la notte tra il 2 e il 3 febbraio. Il ragazzo è rimasto paralizzato, ma il mondo dello sport (e non solo) si è stretto intorno a lui e alla sua famiglia.
A cura di Natascia Grbic
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La Federazione Italiana Nuoto ha aperto un fondo per aiutare Manuel Bortuzzo, il ragazzo di 19 anni ferito all'Axa da Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano. Il giovane, che sognava le Olimpiadi e si allenava ogni giorno per migliorare nel nuoto, è rimasto paralizzato: e con le attuali conoscenze mediche non può tornare a camminare. Adesso si trova ancora in ospedale e una volta uscito dovrà iniziare un lungo percorso di riabilitazione per riprendere in mano la sua vita. Ed è proprio per questo motivo che molti personaggi del mondo dello sport hanno deciso di supportarlo in questi giorni, andandolo anche a trovare in ospedale. "Give #TUTTICONMANUEL" è una campagna di crowdfunding aperta dalla Federazione Italiana Nuoto "destinata esclusivamente a provvedere alle necessità del giovane Manuel Bortuzzo". Nel video di presentazione del fondo compaiono alcuni dei più grandi nuotatori italiani: Federico Turrini, Silvia Meschiari, Elisa Queirolo, Simone Ruffini, Pietro Figlioli, Manila Flamini e Maicol Verzotto.

Il sostegno di Bebe Vio a Manuel Bortuzzo

E proprio oggi è arrivata anche la solidarietà di Bebe Vio, la schermitrice italiana cui il ragazzo ha detto di pensare molto in questi giorni. Bebe e la sua famiglia sono rimasti molto in disparte da quando c'è stato il ferimento di Manuel Bortuzzo, e hanno dichiarato ai giornali che aiuteranno il nuotatore e la sua famiglia una volta che si saranno spenti i riflettori intorno la sua vicenda. Proprio nelle ultime ore il 19enne è stato sentito dalla polizia nel reparto di terapia intensiva dov'è ancora ricoverato: secondo quanto riporta il Corriere della Sera la sua deposizione è segreta, ma avrebbe confermato la ricostruzione fatta dagli agenti. Manuel non aveva mai visto quei due ragazzi in vita sua: la prima volta se li è trovati davanti quella tragica notte in cui gli hanno sparato, sembra urlando "La piazza è nostra". I due sono attualmente detenuti nel carcere romano di Regina Coeli con l'accusa di tentato omicidio, a cui il giudice potrebbe aggiungere l'aggravante del metodo mafioso.

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