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Maltempo a Roma, quando Virginia Raggi attaccava il sindaco Marino

Maltempo a Roma domenica 21 ottobre. Pioggia e grandine si sono riversati sulla Capitale colpendo particolarmente le zone di Roma Est e Roma Sud. Le strade sono diventate fiumi con lastre di ghiaccio galleggianti. Quattro anni fa l’attuale sindaco Virginia Raggi attaccava l’ex primo cittadino Ignazio Marino quando Roma si bloccava per i tombini intasati e gli alberi caduti e sollecitava una manutenzione più attenta.
A cura di Alessia Rabbai
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Maltempo a Roma. Parte della Capitale si ferma, in una domenica autunnale di fine ottobre. Pioggia e grandine si riversano su alcune zone della città, uno scenario che tanti residenti definiscono "apocalittico". Le strade diventano fiumi, con lastre di ghiaccio galleggianti, i negozi al piano terra e le cantine vengono allagate. "Se il problema sono i tombini e le caditoie ostruite, suggerirei di ripulirle – dice Virginia Raggi – se il problema sono i rami degli alberi pericolanti, suggerirei di potarli…che bloccare la città a giorni alterni non mi sembra una grande idea". Un post Facebook molto attuale, ma che risale a quattro anni fa, quando a rivestire il ruolo di primo cittadino della città ‘Caput mundi' c'era il sindaco Pd Ignazio Marino. A partire dalla serata di ieri Fanpage ha ricevuto tantissime segnalazioni da parte di utenti affacciati alla finestra senza parole, al riparo dentro i locali o chiusi in macchina mentre le intemperie precipitavano su Roma. La zona Sud e quella Est in particolare, sono state colpite da una violenta grandinata che ha paralizzato le strade – come via Palmiro Togliatti, all'angolo con la Prenestina – ricoprendo l'asfalto con un manto bianco simile a neve. Almeno sei stazioni della metro sono state chiuse perché completamente allagate.

Diversi filmati ripresi dai passeggeri mostrano come le scale mobili siano diventate veri e propri ‘acqua scivoli' o cascate, attraverso le quali la pioggia piomba verso il basso e inonda i binari, rendendone interdetto l'accesso e il transito dei convogli.Chicchi grandi come ceci hanno flagellato la Capitale: in molti casi gli automobilisti sono rimasti intrappolati all'interno delle proprie vetture e sono riusciti a mettersi in salvo soltanto rifugiandosi sopra i tetti delle auto. La protezione civile ha lavorato per gran parte della notte per riuscire a liberare le strade dalla coltre di ghiaccio che le ha ricoperte. "Oggi, in previsione di un evento meteo catastrofico definito bomba d'acqua, Roma è stata sostanzialmente bloccata – continua Raggi, sempre quattro anni fa – Non farò commenti: si può infatti ipotizzare che talvolta la prevenzione sia opportuna".

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