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Mafia Capitale, Massimo Carminati trasferito da Rebibbia a Tolmezzo

Dopo il trasferimento del ras delle cooperative Salvatore Buzzi da Regina Coeli al carcere di Nuoro, ieri ad essere trasferito è stato il numero uno di Mafia Capitale Massimo Carminati portato da Rebibbia al penitenziario di Tolmezzo in provincia di Udine. Mercoledì tribunale del riesame per Buzzi, Mancini e il delfino del boss ‘Giovannone’ De Carlo.
A cura di Valerio Renzi
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Dopo il trasferimento di Salvatore Buzzi da Regina Coeli all'ala di massima sicurezza del penitenziario di Nuoro Badu ‘e Carros, ieri è arrivata la notizia del trasferimento da Roma anche di Massimo Carminati. Quello che è ritenuto dagli inquirenti il boss indiscusso della cupola di Mafia Capitale è stato portato dal penitenziario romano di Rebibbia al carcere di Tolmezzo in provincia di Udine. Detenuto in regime di massima sicurezza Carminati può avere colloqui esclusivamente con familiari e legali. Il trasferimento è stato ritenuto necessario per ragioni di "incompatibilità ambientale", dato che esiste il divieto per gli imputati nella stessa inchiesta di associazione a delinquere di stampo mafioso di trovarsi tutti nello stesso carcere. Ma l'avvocato Giosuè Naso denuncia: "la realtà è che trasferendo Carminati vogliono rendermi impossibile la possibilità di difendere il mio assistito".

Mercoledì il Riesame per Buzzi, Mancini e De Carlo

Mercoledì prossimo si terrà l'udienza del Tribunale del Riesame per un'altra decina di indagati nell'inchiesta "Mondo di Mezzo". Tra loro Salvatore Buzzi, Riccardo Mancini e Giovanni De Carlo, alcuni dei nomi più noti e importanti di tutta l'operazione. Buzzi, ras delle cooperative, sarebbe stato uno dei principali agenti economici di Mafia Capitale, Riccardo Mancini ex numero uno Eur Spa è accusato di aver pilotato gli appalti a favore della cricca di Carminati, mentre De Carlo sarebbe il delfino del boss, amante del lusso e amico dei vip. Gli avvocati chiedono per tutti e dieci gli imputati la revoca delle misure cautelari e di far cadere l'accusa per 416 bis, ovvero l'aggravante di associazione mafiosa. Solo qualche giorno fa lo stesso tribunale ha rifiutato le medesime richiesta a molti indagati, tra cui lo stesso Carminati e il suo braccio destra Riccardo Brugia. Domani invece si terranno, nel carcere romano di Regina Coeli, gli interrogatori di garanzia per Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero, ritenuti l'anello di congiunzione tra Mafia Capitale e il clan di ‘ndrangheta dei Mancuso.

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