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Omicidio Luca Sacchi ucciso a Roma

Luca Sacchi, sarà interrogata Anastasiya: “Rischia di finire nel registro degli indagati”

Sarà ascoltata dal pm Anastasiya Kylemnyk, la 25enne che la notte dell’omicidio di Luca Sacchi ha dichiarato di essere stata scippata da Valerio Del Grosso e Paolo Pirino per poche decine di euro. Una versione, quella della giovane, che non convince gli inquirenti, che indagano invece su un giro di droga che vede coinvolti i pusher di San Basilio e il gruppo di amici di Luca.
A cura di Natascia Grbic
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Luca Sacchi e la fidanzata Anastasiya
Luca Sacchi e la fidanzata Anastasiya
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Sarà ascoltata nuovamente dal pubblico ministero Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata di Luca Sacchi diventata un po' la chiave di tutta la vicenda. Sono molti i punti che non tornano del suo racconto e che stanno facendo sorgere interrogativi agli inquirenti che indagano sulla vicenda. La giovane non risulta al momento indagata ma, se venisse dimostrato che aveva contatti con il gruppo di spacciatori di San Basilio, potrebbe rischiare di finire sul registro degli indagati. Perché quella che inizialmente sembrava essere una rapina di pochi spiccioli finita in tragedia, adesso sta assumendo i contorni di una compravendita di droga che non si aggira nemmeno intorno alle poche decine di euro. Luca, Anastasiya, e altri amici, sembra che dovessero comprare una grossa partita di marijuana del valore di 2mila euro. Non è chiaro se per uso personale o per rivenderla. La giovane, difesa dalla sua famiglia e dai suoi datori di lavoro, si sarebbe già rivolta a un avvocato per tutelarsi, dato che ormai è chiaro che gli inquirenti vogliono vederci chiaro nella vicenda e hanno intenzione di interrogarla nuovamente e – stavolta – più a fondo.

Il mistero dei 2mila euro e la bastonata data ad Anastasiya

Sono diversi i punti avvolti nella foschia dell'omicidio di Luca Sacchi e tante le cose che non tornano. Valerio Del Grosso e Paolo Pirino si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e quindi non abbiamo la loro versione della storia per ricomporre i tasselli di un puzzle che si fa sempre più complicato. Un pezzo però ce l'abbiamo: ed è il racconto che Del Grosso ha fatto alla fidanzata Giorgia prima di essere arrestato. Che di mezzo sembra ci fosse una compravendita di droga sembra ormai essere fuori discussione. Ed è probabile che i due 21enni volessero impadronirsi delle banconote da 20 e 50 euro divise in due mazzetti che Anastasiya teneva nel suo zaino di pelle rosa. Del Grosso ha confessato alla ragazza che "aveva preso a bastonate" una persona. Questa persona sarebbe la 25enne, che sarebbe quindi stata effettivamente colpita dai due pusher, riportando una contusione lieve. A quel punto Luca sarebbe intervenuto per aiutare Anastasiya e sventare il furto, ma è stato colpito da un proiettile alla nuca, che gli ha perforato la testa e si è andato poi a infrangere sulla vetrina del locale.

Omicidio Luca Sacchi, più un'esecuzione che un colpo partito per errore

Un'esecuzione più che un furto. Ma perché? Valerio Del Grosso ha dichiarato che voleva solo spaventare il ragazzo e non aveva intenzione di uccidere. Ma un colpo alla nuca sembra difficile possa partire per errore con quella precisione e con quella modalità. Anastasiya continua a dire che nello zaino aveva poche decine di euro e che la droga non c'entra nulla. Continua a parlare dello scippo, anche se ormai è appurato che non si è trattato di un banale furtarello finito in tragedia. Tutto, dalla macchina usata da Del Grosso e Pirino, al luogo dell'aggressione, all'oggetto rubato, porta a pensare che ci sia molto altro dietro a questa storia. Anche se, dagli esami tossicologi effettuati sugli organi di Luca prima della donazione, è risultato che il ragazzo non facesse uso di droga. L'unica a poter chiarire la faccenda è Anastasiya, che però continua a negare di aver avuto 2mila euro nello zaino. C'è da dire che sarà difficile dimostrare che avesse effettivamente quei soldi dato che la borsa è stata ritrovata ma il denaro no. Bisognerà vedere se nei prossimi giorni la giovane manterrà ancora la sua versione iniziale o se deciderà di collaborare e raccontare cos'è effettivamente avvenuto la sera di mercoledì 23 ottobre. Soprattutto perché ora sono al vaglio i tabulati telefonici di tutte le persone coinvolte. E se emergeranno dei collegamenti tra Luca, Anastasiya e il gruppo di Pirino e Del Grosso, il castello di carte è destinato a crollare.

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