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Imbarazzo M5s sui 20.000 di rimborsi per l’auto dell’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti

Si parla di 20.000 euro in 18 mesi per fare avanti e indietro in auto da Roma alla Toscana dove l’assessore vive, regolarmente rendicontati sul sito del comune. Il diretto interessato parla di una manovra politica: “Quando tocchi grandi interessi, quando cerchi di risanare i bilanci e le società partecipate di Roma Capitale, che per decenni hanno fatto da bancomat alla politica, arrivano puntuali gli attacchi personali”.
A cura di Valerio Renzi
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Ieri il Corriere della Sera ha portato all'attenzione dei cittadini e del dibattito politico, le spese per i rimborsi dei viaggi in automobile dell'assessore al Bilancio e alle Società Partecipate di Roma Capitale Gianni Lemmetti: 20.000 euro in 18 mesi per fare avanti e indietro dalla sua casa in Toscana, dove abita con la famiglia. Niente di illegale o da nascondere secondo il diretto interessato, e in effetti è tutto messo nero su bianco sul sito del comune così come richiesto dalle regole della trasparenza. Ma rimane l'imbarazzo per il Movimento 5 stelle, con molti consiglieri non avrebbero per nulla gradito la sorpresa.

Lemmetti è quello che si dice una "figura divisiva" anche all'interno della maggioranza, soprattutto per come sta conducendo alcuni dei dossier più importanti della città: a cominciare dalla partita del bilancio di Ama, dopo le ennesime dimissioni in blocco del Cda, ma anche il futuro di Roma Metropolitane. Se la maggioranza e la giunta grillina erano riuscite nell'impresa di avere un rapporto proficuo con i sindacati, dopo la burrascosa stagione Marino, ora proprio la linea di Lemmetti ha portato allo scontro totale con i lavoratori capitolini e delle partecipate, tanto da arrivare alla proclamazione di uno sciopero generale per il prossimo 25 ottobre.

Arrivato dall'amministrazione di Livorno alla corte di Virginia Raggi, l'assessore con le magliette dei Metallica e degli Iron Maiden sotto la giacca, parla e presenzia poco, ma non per questo fa meno discutere per le sue scelte. E proprio il diretto interessato risponde buttandola in politica con un lungo post su Facebook: "Quando tocchi grandi interessi, quando cerchi di risanare i bilanci e le società partecipate di Roma Capitale, che per decenni hanno fatto da bancomat alla politica, arrivano puntuali gli attacchi personali. Nello specifico cercano di montare un caso sui rimborsi delle mie spese di viaggio. Non c'è nulla di strano da nascondere, tanto è vero che i dati vengono pubblicati sul sito del Comune in piena trasparenza. Non è un mistero che io non sia residente a Roma, dove invece vivo durante la settimana pagando un affitto a mie spese. Nel week-end torno dalla mia famiglia e dai miei figli, percependo un rimborso per le spese di viaggio previsto dalle norme, per la precisione dall'art. 84 del Testo unico degli enti locali. Tutto regolare, tutto fatto secondo le legge, tutto rendicontato".

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