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Grillo e il Movimento 5 stelle annunciano tolleranza zero contro i rom a Roma

Con un post sul blog di Beppe Grillo, il Movimento 5 stelle annuncia tolleranza zero contro l’illegalità nei campi rom a Roma, dopo aver presentato un discusso piano di chiusura.
A cura di Valerio Renzi
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Nello stesso giorno in cui viene resa nota una lettera con la quale la sindaca Virginia Raggi chiede a prefetto e ministro di fermare l'arrivo di migranti a Roma, sul blog di Beppe Grillo arriva l'annuncio di una politica di tolleranza zero contro i rom. Dopo la presentazione del piano per la chiusura dei campi rom, a cui sono seguite molte critiche rispetto alla consistenza del piano stesso a conti fatti (qui i documenti resi pubblici dall'Associazione 21 luglio), il Movimento 5 stelle rilancia.

La principale preoccupazione del M5s sembra smentire gli articoli di alcuni quotidiani, che hanno parlato di assegni da 800 euro al mese come bonus affitto a ogni famiglia rom che accetti di firmare un accordo con il comune di Roma. "Chi in questi giorni dice che regaliamo soldi ai rom, mente sapendo di mentire. – si legge nel post Roma era l’unica capitale europea ad avere ancora campi rom. Diciamo ‘era' perché grazie a noi è iniziata la fine dei campi, delle roulotte e dei caravan in mezzo alle strade della città, gli incendi occasionali, i ‘furti' di corrente agli edifici limitrofi. In breve: stop all’illegalità e al degrado".

E se è innegabile che la situazione attuale è colpa di quelli che c'erano prima, come il Movimento 5 stelle non smette mai di ripetere come un mantra, i toni del blog sembrano perlomeno troppo entusiasti. Soprattuto si ripete che il bando europeo da 3,8 milioni di euro è stato vinto dall'attuale amministrazione, quando al bando in questione partecipò la giunta di Ignazio Marino.

Poi grillo e i suoi ci tengono a non essere accomunati alla destra: "Questo lo vogliamo dire forte e chiaro a tutti quei partiti, Meloni in testa, che in questi anni non hanno mosso un dito e adesso si permettono di diffondere falsità, solo per trarne un debole vantaggio politico e mediatico. L'alternativa quale sarebbe? Lasciare che nascano nuovi campi a Roma? Restare fermi?". E ancora: E noi siamo certi che i romani sapranno distinguere tra le urla di un Salvini e il lavoro di un'amministrazione che per la prima volta, a Roma, ha iniziato a rimettere in ordine le cose".

Il messaggio è chiaro: non siamo quei buonisti di sinistra, né quelli che con i campi rom ci mangiano, ma neanche proponiamo solo ricette infattibili e demagogiche come Salvini e Meloni. Ma tanto per essere sicuri di coprirsi dalle critiche di destra il Movimento 5 stelle rilancia la linea dura contro i rom: "Ora a Roma si cambia musica. Chiusura dei campi rom, censimento di tutte le aree abusive e le tendopoli. Chi si dichiara senza reddito e gira con auto di lusso è fuori. Chi chiede soldi in metropolitana, magari con minorenni al seguito, è fuori. In più sarà aumentata la vigilanza nelle metro contro i borseggiatori. Nessuno prima d'ora aveva mai affrontato il problema in questo modo. Il servizio applicato è capillare e copre tutta la città".

Pragmatismo e la politica del fare. Peccato che quello che è stato annunciato per ora sembra insufficiente e confuso. Ha ragione il Movimento 5 stelle quando dice che "serve tempo", che "queste non sono operazioni che si fanno dall’oggi al domani". Grillo i suoi hanno cinque anni per raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati, nel frattempo farebbero bene ad ascoltare chi pone in buona fede dubbi e perplessità sulla strada imboccata, senza proclami che rischiano di essere smentiti dalla realtà.

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Giornalista pubblicista e capo area della cronaca romana di Fanpage.it. Ho collaborato prima prima di arrivare a Fanpage.it su il manifesto, MicroMega, Europa, l'Espresso, il Fatto Quotidiano. Oltre che di fatti e politica romana mi occupo di culture di destra e neofascismi. Ho scritto per i tipi di Edizione Alegre "La politica della ruspa. La Lega di Salvini e le nuove destre europee" (2015) e per Fandango Libri "Fascismo Mainstream" (2021).
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