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Covid 19

Fase 2, chi non indosserà una mascherina non salirà su bus e metro di Roma e verrà multato

Continua il dibattito sulla ‘fase 2’ dell’emergenza coronavirus. Come ripartirà il trasporto pubblico a Roma? Probabilmente i romani verranno costretti a indossare mascherine a bordo dei mezzi pubblici, ma la decisione più importante riguarderà il numero di persone consentite a bordo di bus e metro.
A cura di Enrico Tata
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Chi non indosserà la mascherina non salirà su bus e metro e chi sarà sorpreso senza protezione su bocca e naso verrà multato dagli agenti della polizia locale di Roma. Saranno loro a vigilare sul rispetto delle regole e del distanziamento sociale sui mezzi pubblici nel corso della cosiddetta ‘fase 2' dell'emergenza coronavirus. In un vertice con il prefetto di Roma, Gerarda Pantaleone, la sindaca Raggi avrebbe proposto addirittura che le mascherine in questione siano rigorosamente quelle Ffp2, che proteggono molto di più dal contagio rispetto alle mascherine chirurgiche. L'obbligo di mascherine a bordo è una delle principali proposte emerse durante l'incontro, anche se oggi su Facebook la sindaca Raggi non ha confermato: "Siamo partiti dal presupposto che il distanziamento sociale sarà necessario, così come l'invito a usare mascherine e guanti, e che dovremo prevedere una riduzione importante del numero di posti a disposizione sui mezzi pubblici per evitare affollamenti. Questo elemento potrebbe spingere molti di noi a scegliere le automobili per andare al lavoro ma, se non vogliamo ingolfare di macchine la nostra città, dobbiamo lavorare principalmente per ridurre le necessità di spostamento delle persone. Continueremo a ricorrere allo smart working, il lavoro da casa, laddove possibile".

La decisione più importante: quante persone potranno salire su bus e metro

Nell'incontro in videoconferenza di ieri la sindaca, i vertici di Atac e di Cotral, gli assessori regionali e comunali di riferimento hanno discusso di come far ripartire il trasporto pubblico dal 4 maggio, quando molte persone, se il governo decidesse di confermare l'allentamento delle misure restrittive, ricominceranno a usare metro e bus per gli spostamenti. La decisione più importante riguarderà il numero di passeggeri che potranno salire a bordo dei mezzi: secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità la distanza di sicurezza tra due persone dovrebbe essere di almeno 1,8 metri. Chiaramente, hanno spiegato i virologi, anche a distanza di un metro la capacità di infettare del virus è molto ridotta. Se si dovesse rispettare la distanza di 1,8 a bordo dei vagoni della metro su ognuno di essi potrebbero salire 14 persone per 6 vagoni, cioè 84 passeggeri in totale. I vagoni potrebbero essere aumentati a nove, potrebbe essere ridotta la distanza di sicurezza e potrebbero essere autorizzati posti in piedi, magari evidenziati da sagome di posizionamento sul pavimento, ma la capienza di ogni convoglio sarebbe comunque notevolmente ridotta rispetto ai 1200 posti ordinari.

Stesso discorso per quanto riguarda gli autobus. Il Campidoglio, quindi, proverà in tutti i modi a mantenere bassi i flussi di viaggiatori, con lo smart working, con la creazione di nuove piste ciclabili e con l'apertura dei negozi scaglionata, ma un'altra soluzione potrebbe essere l'aiuto da parte dei pullman gran turismo privati e di Cotral. L'azienda di trasporto pubblico regionale, infatti, potrebbe allungare le sue corse fino a stazioni al centro di Roma e non periferiche come accade ora. Infine si sta pensando anche a un'app per prenotare un posto sui mezzi pubblici fino a un'ora prima della partenza.

Più biciclette e meno auto private

Per garantire un servizio di trasporto efficiente in questa fase sarà necessario meno traffico sulle strade della Capitale. La sindaca Raggi ha già implorato i romani di non utilizzare le automobili private o comunque di limitare fortemente il loro uso per non congestionare le vie di Roma. Il Campidoglio, come detto, vuole cercare di incentivare il più possibile il ricorso a biciclette, monopattini elettrici, passeggiate a piedi e servizi di sharing. "Stiamo realizzando piste ciclabili, va privilegiato questo tipo di trasporto", ha confermato la sindaca nel corso di un'intervista rilasciata a Radio Cusano Campus.

La mobilità della Capitale andrà completamente ripensata e questa potrà essere l'occasione, pure nella drammaticità della crisi, di accelerare la transizione verso la mobilità sostenibile, che è tra gli obiettivi storici di questa amministrazione", ha dichiarato a Fanpage.it Enrico Stefàno, presidente della commissione capitolina Mobilità.

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