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Stefàno (M5s): “Stiamo ripensando la mobilità di Roma. Più ciclabili e massimo 20 passeggeri su bus”

La mobilità della Capitale andrà completamente ripensata e questa potrà essere l’occasione, pure nella drammaticità della crisi, di accelerare la transizione verso la mobilità sostenibile, che è tra gli obiettivi storici di questa amministrazione”, ha dichiarato a Fanpage.it Enrico Stefàno, presidente della commissione capitolina Mobilità.
A cura di Enrico Tata
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Biciclette, monopattini elettrici, più passeggiate a piedi e molti meno tragitti in automobile. Per la cosiddetta ‘fase 2′ dell'emergenza coronavirus la Capitale sta pensando alle strategie più idonee a consentire spostamenti in sicurezza per i cittadini, rispettando quindi i criteri del distanziamento sociale. L'idea è quella di favorire quanto più possibile gli spostamenti in bicicletta o a piedi, dal momento che su autobus e metropolitane potranno salire pochi passeggeri per volta. "Per avere maggiori dettagli bisognerà aspettare le norme del governo che ci diranno con precisione come, se e quando torneremo a spostarci. Ma è intuitivo che dal 5 maggio non potremo salire in cento su un autobus o in mille sulla metropolitana. La mobilità della Capitale andrà completamente ripensata e questa potrà essere l'occasione, pure nella drammaticità della crisi, di accelerare la transizione verso la mobilità sostenibile, che è tra gli obiettivi storici di questa amministrazione", ha dichiarato a Fanpage.it Enrico Stefàno, presidente della commissione capitolina Mobilità.

Quante persone potranno salire su un autobus? Come verranno conteggiate?

Gli autobus più recenti hanno un sistema di contapasseggeri all'interno e consentono un monitoraggio al dettaglio e con estrema precisione. Ma Atac sta lavorando anche con i sistemi delle celle telefoniche per tracciare il più possibile i carichi e i percorsi. Per alcuni mesi non potremo fare affidamento sulla completa capacità di carico del trasporto pubblico e forse solo 15,20 o 25 passeggeri potranno salire su ogni autobus.Dovremo aspettare il decreto che ci dirà se possiamo stare a un metro di distanza, a novanta centimetri o a un metro e mezzo, ma è chiaro che a spanne, più o meno, saranno quelli i passeggeri che potrà portare un mezzo pubblico. Stiamo anche lavorando per evitare gli affollamenti nelle stazioni e quindi per guidare e assistere le persone fuori dagli hub più affollati della nostra città, che possono essere Termini o San Giovanni. Questo verrà messo in atto anche con del personale aggiuntivo che possa guidare i passeggeri.

Quali misure saranno messe in atto per favorire gli spostamenti in bicicletta?

In questa fase sarà fondamentale realizzare infrastrutture leggere e veloci per rendere sicuri gli spostamenti in bicicletta, a piedi o con tutto il sistema della micromobilità. E comunque, a monte, l'obiettivo è limitare gli spostamenti e quindi favorire il telelavoro, un'esperienza positiva per molte realtà e che andrà mantenuta. Stiamo studiando come mettere subito a terra la rete di corsie ciclabili che avevamo già pianificato nel Pums, il Piano di mobilità sostenibile, e di realizzare le direttrici più importanti quanto prima, chiaramente con modalità leggere, ma in tempi più rapidi rispetto a quanto fatto finora.

Saranno pronti questi nuovi percorsi per il 4 maggio?

Il 4 maggio non avremo tutto realizzato, ma stiamo definendo i percorsi e li realizzeremo in breve tempo. Non potremo farlo in una settimana, questo è chiaro, ma se già nell'arco di un paio di mesi si riuscirà a tracciare i percorsi principali sarà un buon risultato. Questo dovrà essere accompagnato da una forte campagna di comunicazione, che sarà fondamentale. In secondo luogo abbiamo già servizi di sharing che funzionano e quindi, chiaramente, qualora altri operatori volessero arrivare sono benvenuti e ci sono tutte le condizioni normative per farlo. Se pensiamo di tornare alla normalità spostandoci tutti in automobile sarà il collasso. Già eravamo fermi in macchina prima, figuriamoci oggi con un trasporto pubblico a metà servizio. Lo spostamento in automobile non è sostenibile ed efficiente in condizioni normali, figuriamoci in questa fase 2.

Cosa possono aspettarsi i cittadini il 4 maggio? Roma si è mossa in tempo?

Il 4 maggio i cittadini possono aspettarsi una serie di alternative il più possibile sicure ed efficaci per raggiungere il posto di lavoro, come può essere anche un percorso a piedi, magari di 15 minuti, che non era mai stato preso in considerazione. E anche in questo senso la comunicazione sarà importante. Non è facile, ma stiamo facendo uno sforzo enorme come amministrazione e come aziende partecipate. Ci siamo messi subito a lavorare su questi temi, ma Roma è una città grande, complessa dal punto di vista strutturale e urbanistica. In queste settimane i cittadini hanno respirato sicuramente un'aria più pulita, hanno visto luoghi della città senza macchine, quanto possono essere più funzionali, belli e accessibili e quanto in realtà con meno traffico il trasporto pubblico sia molto più efficiente.

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