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Fase 2, a Roma ci si sposterà in bici e monopattino. Raggi: “Altrimenti rischio invasione di auto”

La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha dichiarato che nella cosiddetta ‘Fase 2’, i romani dovranno cercare di evitare quanto più possibile l’uso delle automobili private e, dal momento che gli ingressi su bus e metro saranno contingentati, dovranno utilizzare soprattutto biciclette o monopattini elettrici. “Altrimenti saremo invasi dalle automobili”, ha detto la sindaca.
A cura di Enrico Tata
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Foto di repertorio
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Per la cosiddetta ‘Fase 2' l'obiettivo di Virginia Raggi è quello di disincentivare, quanto più possibile, l'uso delle automobili private. Altrimenti, ha dichiarato la prima cittadina durante un'intervista rilasciata a Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, "rischiamo di essere invasi dalle macchine". E dal momento che i mezzi pubblici avranno una capienza più che dimezzata per rispettare il distanziamento sociale, gli spostamenti che i romani dovranno privilegiare saranno, per stessa ammissione della sindaca di Roma, quelli con le biciclette o con il monopattino.  "Stiamo realizzando piste ciclabili, va privilegiato questo tipo di trasporto", ha confermato Raggi. Per quanto riguarda i bus, ci saranno probabilmente contapersone all'interno dei mezzi (su cui è possibile che non possano salire più di 20 passeggeri) e il Campidoglio sta studiando quali linee sono solitamente più affollate così da incrementare le corse. Durante la riunione della Commissione Mobilità, l'assessore ai Trasporti, Pietro Calabrese, ha annunciato che verranno aumentate "le corsie preferenziali sia per bus che per i ciclisti. Intendiamo infatti incrementare le ciclabili perché sono la forma che garantisce in assoluto la distanza sociale in maniera sostenibile: non solo bici ma anche micromobilità elettrica. Vogliamo offrire alla cittadinanza una tenuta quanto più ampia rispetto all'ora di punta, che dovremo spalmare sulla giornata differenziando l'orario di apertura delle attività lavorative".

Fiab: "Creare nuove ciclabili e garantire sicurezza ciclisti"

La Fiab, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, ha chiesto che la bicicletta possa essere trasportata anche sui mezzi pubblici. Inoltre, bisognerebbe incentivare i romani ad andare al lavoro in bici, anche con un "bonus mobilità", e creare spogliatoi all'interno degli uffici, come succede già all'interno dei ministeri degli Esteri e dell'Economia. Infine si potrebbero creare facilmente ciclabili "restringendo le carreggiate. Si riescono a fare con poche decine di euro e avanzando 1 km a settimana. Usando le auto parcheggiate come cordolo". In una lettera inviata al Campidoglio la Fiab sottolinea che l'utilizzo delle auto da parte dei cittadini "che precedentemente utilizzavano i mezzi pubblici, deve essere evitato, in quanto, oltre a vanificare uno dei pochi dati positivi del lockdown, cioè la riduzione dell’inquinamento atmosferico con relativo beneficio per la salute di tutti i cittadini, creerà per l’Amministrazione un serio problema di gestione del traffico, già oltremodo congestionato nel periodo pre-lockdown. Si determinerà probabilmente un incremento della già notevole incidentalità stradale e un aggravamento della sicurezza stradale, in modo particolare per le categorie più esposte e deboli". La Fiab chiede che le preferenziali possano essere utilizzate dai ciclisti e che questi ultimi possano parcheggiare le bici sui marciapiedi. Infine al Campidoglio viene chiesto di realizzare ‘Zone 30', con limite di velocità a 30 chilometri orari per garantire la sicurezza dei ciclisti.

Questi i principali percorsi utilizzati dai ciclisti e che dovrebbero essere messi in sicurezza secondo la Fiab.

La Tangenziale delle Biciclette (10 km) il giro delle Mura, o i confini del I Municipio: via dei Fori Imperiali, via Labicana, viale Manzoni, Santa Bibiana, Via Tiburtina, Piazzale Aldo Moro, Via del Policlinico, Corso d’Italia, Via San Paolo del Brasile, Via Washington, Piazza del Popolo, Via del Corso, Piazza Venezia.
L’asse Tuscolana-Nomentana (10 km) prosegue il percorso iniziato con i lavori su via Tuscolana estendendolo fino al settore nord della città 10,2 km.
L’asse Nomentana-Ostiense (6,5 km) connette la ciclabile Nomentana, con il settore sud-ovest della città. Un possibile percorso alternativo potrebbe svilupparsi lungo Viale Trastevere e connettersi con Viale Marconi, dove pure è già in programma la realizzazione di una ciclabile.”
L’asse Piazza Venezia – v.le Trastevere – Circ.ne Gianicolense lungo la linea del tram 8, da offrire come alternativa emergenziale a chi ha bisogno di questa tratta ma vuole evitare i mezzi pubblici per il distanziamento sociale;
L’asse Tiburtino da Ponte Mammolo al Polo universitario la Sapienza utilizzato da tantissimi studenti universitari in bicicletta.

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