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Cpr Ponte Galeria, Bonafoni e Capriccioli: “Situazione critica dopo la rivolta”

Questa mattina l’accesso dei consiglieri regionali Marta Bonafoni (Lista Civica Zingaretti) e Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali) all’interno della struttura dopo la rivolta dei migranti reclusi dello scorso venerdì. “A cinque giorni dai fatti abbiamo trovato una situazione ancora critica. Dei numerosi reparti danneggiati dalle fiamme appiccate durante la protesta solo uno è stato chiuso perché ritenuto inagibile: negli altri gli ospiti si trovano a convivere con un puzzo acre di fumo, potenzialmente tossico e sono stati costretti a dormire nella parte esterna dei reparti”
A cura di Valerio Renzi
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La situazione questa mattina all'interno del CPR di Ponte Galeria
La situazione questa mattina all'interno del CPR di Ponte Galeria

Stamattina i consiglieri regionali Marta Bonafoni e Alessandro Capriccioli, capigruppo rispettivamente della Lista Civica Zingaretti e +Europa Radicali, sono entrati nel CPR di Ponte Galeria a Roma, permettendoci di documentare le condizioni della struttura e la vita dei migranti reclusi, dopo la rivolta che ha devastato quattro sezioni su sei del reparto maschile. "A cinque giorni dai fatti abbiamo trovato una situazione ancora critica e non definita. – scrivono i consiglieri – Dei numerosi reparti danneggiati dalle fiamme appiccate durante la protesta dei migranti solo uno è stato chiuso perché ritenuto inagibile: negli altri gli ospiti si trovano a convivere con un puzzo acre di fumo, potenzialmente tossico, che interessa sia le sale tv sia quelle in cui sono collocati i letti. Di conseguenza, decine di ospiti sono stati costretti a dormire nella parte esterna dei reparti, coi materassi a terra, nonostante la pioggia dei giorni scorsi".

Nel pomeriggio di oggi è previsto un sopralluogo di vigili del fuoco e ministero dell'Interno per verificare l'agibilità della struttura. Bonafoni e Capriccioli sottolineano la drammaticità delle condizioni di vita dei migranti all'interno: "Abbiamo ripetuto più di una volta che luoghi di detenzione e di concentrazione come i Cpr non possono che peggiorare le condizioni psicofisiche e calpestare la dignità di persone che si trovano già in una situazione di obiettiva fragilità: ma, al di là delle considerazioni generali, la situazione specifica di Ponte Galeria, dopo gli accadimenti dei giorni scorsi, deve essere affrontata e risolta con urgenza". Poi la richiesta di "un incontro alla prefetta Gerarda Pantalone, anche alla presenza del Garante regionale dei detenuti Stefano Anastasia".

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