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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Carabiniere ucciso, entrambi gli americani rinunciano al riesame: “Lesi diritti della difesa”

L’avvocato di Gabriel Natale Hjorth ha rinunciato al riesame che si sarebbe dovuto tenere questa mattina per valutare la scarcerazione del giovane accusato di concorso in omicidio volontario del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. “Depositate nuove carte, non siamo riusciti a parlare con Hjorth”.
A cura di Natascia Grbic
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Hanno rinunciato al riesame gli avvocati di Gabriel Natale Hjort, il giovane americano di 19 anni accusato di concorso in omicidio volontario del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. La decisione è stata comunicata questa mattina. Gli avvocati di Elder, invece, avevano già rinunciato dopo che sono emerse le versioni contrastanti sull'accaduto raccontate da Andrea Varriale, il collega di Cerciello Rega che si trovava con lui la notte dell'omicidio. La rinuncia degli avvocati di Natale è stata decisa dopo che nei giorni scorsi sono uscite varie foto che ritraevano il giovane con armi e cocaina. Sono state trovate, inoltre, le sue impronte digitali sul pannello in cui è stato nascosto il coltello usato per uccidere il carabiniere nella notte tra il 25 e il 26 luglio. Eppure Natale ha sempre sostenuto di non aver avuto mai nulla a che fare con l'arma del delitto. Dato che il tempo per esaminare le nuove prove non era sufficiente a presentare una tesi difensiva accurata, gli avvocati hanno momentaneamente rinunciato alla scarcerazione. "Sono state depositate della carte che abbiamo visto lunedì pomeriggio – ha dichiarato il legale di Natale, Fabio Alonzi – Dovevamo parlarne con Natale e ci siamo riusciti solo questa mattina per problemi con il carcere".

Omicidio carabiniere, l'avvocato di Natale: "Lui è innocente, va garantito giusto processo"

"Abbiamo visto Natale solo questa mattina e dobbiamo analizzare le carte non solo insieme al nostro assistito ma anche con i nostri tecnici – continua Alonzi. Rispetto invece alle foto trovate nel cellulare che ritraggono il giovane con armi e droga, il legale Francesco Petrelli ha commentato: "Il giusto processo viene prima di ogni altra considerazione. Quando un ragazzo di diciotto anni innocente rischia l'ergastolo per omicidio, il compito della difesa è assicurargli un giusto processo. Le modalità con cui siamo venuti a conoscenza di questi ulteriori atti di investigazione ha trasformato il procedimento in uno stillicidio. Adesso dobbiamo attendere la stabilizzazione di questi risultati investigativi, anche perché sono in corso ulteriori attività tecniche di estrazione che saranno depositate nei prossimi giorni". Insomma, potrebbero arrivare altre foto dei due ragazzi americani oltre quelle pubblicate lo scorso sabato. "È impensabile che mentre il Tribunale sia in camere di consiglio nel frattempo altri atti vengano depositati nell'indagine". E riguardo le impronte sul pannello dove è stata trovata l'arma che Natale ha detto di non aver mai toccato: "Sono due cose diverse – ha continuato Petrelli – E le impronte di Natale non sono sul coltello".

L'avvocato della vedova del carabiniere: "Speriamo indagini siano veloci"

A commentare la decisione della difesa di rinunciare al riesame, anche l'avvocato della vedova di Mario Cerciello Rega, Massimo Ferrandino. "Aspettiamo adesso il proseguimento delle indagini che spero siano molto veloci – ha dichiarato – Sono emersi elementi consistenti nel far ritenere che le misure cautelari dovessero ancora permanere". Secondo il legale le impronte di Natale trovate nel controsoffitto sono state abbastanza rilevanti, così come hanno pesato anche le foto trovate sul cellulare dei due indagati.

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