Dopo la lettera in cui Virginia Raggi denunciava una supposta emergenza legata alla presenza di migranti a Roma, chiedendo a Viminale e prefettura una moratoria su nuovi centri d'accoglienza, e le polemiche che ne sono seguite, oggi è arrivata la parziale marcia indietro della sindaca: "Roma fa la sua parte e continuerà a farla come anche tutte le altre città grandi e piccole. L’accoglienza dei più fragili è prima di tutto un dovere morale che deve tuttavia essere attuato con regole precise e in maniera controllata, per evitare sacche di illegalità e fenomeni opachi come quelli visti in passato proprio qui a Roma. Solo in questo modo sarà possibile tutelare seriamente chi ne ha diritto senza creare scontri sociali”.
Parole prontamente smentite dall'Unicef, che ha attaccato il Campidoglio per quanto sta accadendo in via di Vannina dopo lo sgombero di uno stabile occupato da centinaia di migranti: "Quello a cui abbiamo assistito ieri e' inaccettabile: a Roma, sotto i nostri occhi, decine di bambini con le loro famiglie sono stati lasciati in strada a seguito dello sgombero operato in via Vannina, in zona Tiburtina". La denuncia, durissima, è di Andrea Iacomini, portavoce dell'Unicef: "Qui, in due capannoni fatiscenti, avevano trovato rifugio circa 500 richiedenti asilo, di cui famiglie con bambini anche molto piccoli, che vivevano in situazioni limite ma che avevano iniziato un percorso di accoglienza. È questa la risposta "francescana" della Sindaca Raggi al ‘problema' dei migranti? Lasciare che decine di bimbi che hanno bisogno di protezione e aiuto vivano in strada?".
"Ci sono centinaia di persone accampate lungo le strade romane – continua Iacomini- bambini che piangono, che giocano con le poche cose che sono riusciti a prendere prima dello sfratto, prima che la loro casa fosse sigillata col filo spinato. I bimbi in strada sono esposti a mille rischi, inutile negarlo. Ci auguriamo che l'Assessore Baldassarre, che sappiamo sensibile su questo tema specifico intervenga al più presto per risolvere questa emergenza dimostrando umanità e lungimiranza. Non possiamo credere ad una sua adesione serena alle recenti affermazioni di Grillo e Raggi sul tema dei migranti".
Il portavoce Unicef non ha lesinato critiche neanche all'opposizione in aula Giulio Cesare, chiamando in causa il Partito democratico: "Attendiamo anche speranzosi di conoscere su questa situazione la posizione del Pd romano, (non solo quella esplicitata giorni fa da Renzi forse troppo impegnato in questi giorni in una dura battaglia congressuale interna dalla quale speriamo emerga un sostegno forte a protezione di chi fugge da fame, povertà, guerre e carestia. È il momento di scegliere da che parte stare. Con i bambini che fuggono dal terrore o con chi alza muri solo per fini elettorali. Il coraggio delle scelte va oltre la perenne campagna elettorale del nostro paese".