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Virginia Raggi oggi davanti ai pm, l’interrogatorio è durato oltre otto ore

Oggi Virginia Raggi, indagata per abuso di ufficio e falso, apparirà di fronte ai pm. Intanto vengono pubblicate le chat contro Marcello De Vito, attaccato con un dossier che si sospetta costruito dallo stesso Marra. La sindaca mai così traballante: Grillo e Casaleggio studiano il piano b.
A cura di Valerio Renzi
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Il momento più difficile di Virginia Raggi. Dopo mesi di polemiche e retroscena sempre smentiti, i nodi sembrano venire al pettine tutti insieme. La sindaca è stata interrogata oggi per oltre otto ore dai pm. Indagata per abuso di ufficio e falso, in merito alla promozione di Renato Marra, fratello di Raffaele, l'ex braccio destro ora in carcere per corruzione. Raggi ha provato a  dimostrare agli inquirenti la veridicità di quanto dichiarato finora e scritto nero su bianco in una relazione inviata all'Anac: la nomina del vigile urbano promosso dirigente alla Direzione Turismo è tutta farina del suo sacco, Raffaele Marra come capo del personale avrebbe avuto un ruolo solo tecnico. Le chat e gli sms scambiati scambiati tra i fratelli Marra e del dirigenti comunale con la sindaca, racconterebbero però un'altra storia; così come le dichiarazioni dell'assessore alle Attività Produttive Andrea Meloni andrebbero in un'altra direzione.

L'interrogatorio di Raggi durato oltre otto ore

L'interrogatorio è iniziato verso l'ora di pranzo e terminato intorno alle 22, dopo oltre otto ore. A interrogare Virginia Raggi, assistita dall'avvocato Alessandro Mancori, sono stati il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Francesco Dall'Olio. Nel corso del colloquio i magistrati avrebbero chiesto conto alla sindaca in merito alla notizia, riportata da L'Espresso, di una polizza vita da 30mila euro che Salvatore Romeo, ex capo segreteria della sindaca, avrebbe stipulato  indicando come beneficiaria Virginia Raggi.

Svelate le chat con Marra

Quelli giudiziari non sono i soli guai che assediano lo scranno di Virginia Raggi a Palazzo Senatorio, dove siede sempre più sola dopo che la cerchia dei fedelissimi è stata dispersa a seguito dell'arresto di Marra. Il ‘complotto' che sarebbe stato ordito ai danni di Marcello De Vito, principale avversario nella lotta per la candidatura a sindaco, è tornato sulle pagine di tutti i giornali. Roberto Lombardi, la deputata grillina a cui lo stesso De Vito fa riferimento e che a Roma ha strutturato una vera corrente da sempre ostile a Raggi, si è recata in procura per sostenere, citando come fonte un'attivista grillino, che sarebbe stato proprio Marra a confezionare il dossier con cui De Vito è stato ‘processato' fin di fronte ai vertici del M5s. Chat al vetriolo su WhatsaApp rese pubbliche in cui Raggi non esita a definire il collega in consiglio comunale "inadeguato", mettendo in dubbio la sua condotta, accusandolo di mettere davanti il suo interesse quello del MoVimento.

Campidoglio: Movimento 5 stelle studia piano B

Una strada stretta e in salita quella di Virginia Raggi: da una parte il rischio di rinvio a giudizio e poi di condanna, e la conseguente sospensione in base alla legge Severino, dall'altra il codice etico del Movimento 5 stelle, che però non prevede dimissioni o sospensioni in automatico, ma lascia tutto nelle mani del Garante e del Colleggio dei Probiviri. E se finora Grillo ha sostenuto la sindaca non alludendo a nessuna ipotesi di sospensione, si comincia a lavorare al piano B pensando a un vicesindaco più organico al Movimento 5 stelle dell'attuale Luca Bergamo: una volta scartato Marcello De Vito, ritenuto troppo coinvolto, l'identikit porta dritti dritti all'attuale assessore al Bilancio Andrea Mazzillo.

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