Valentino T., l’untore dell’Hiv parla dal carcere: “Vigliacco si, ma nessuna violenza”
Valentino T., il 30enne romano sieropositivo accusato di aver contagiato con il virus dell'Hiv almeno trenta delle sue partner, ha risposto a tutte le domande che il pm Francesco Scavo gli ha rivolto in carcere. Tutte tranne una. Sul perché lo abbia fatto il ragazzo è rimasto in silenzio. "Se mi dice che sono stato una brutta persona a non usare precauzioni, le do ragione ma io violenza alle donne assolutamente no", dice durante l'interrogatorio. Dice di essere stato un "vigliacco", ma rifiuta ogni accusa di premeditazione.
Valentino chattava su Badoo e Netlog con lo pseudonimo di "Harty Style" e lì cercava di conosceva le ragazze. Sapeva di essere sieropositivo, ma "non era un problema -dice- Cioè nel senso che non la vivevo male come avessi qualcosa in meno. Però con le ragazze con cui sono stato di più e c’era , come posso dire, una speranza di futuro glielo comunicavo ad altre no". Gli inquirenti vorrebbero da lui un elenco delle possibili persone da lui contagiate. "Non faccio una lista come la spesa…", gli ha risposto.
Una ragazza lo smentisce: "Sono stata legata e violentata"
Il ragazzo si è opposto con decisione alle ipotesi formulate dall'accusa riguardo all'aver abusato di una ragazza, ma i pm ne sono convinti. L'episodio sarebbe accaduto a gennaio di due anni fa sarebbe un "caso isolato". Stando alla ricostruzione della procura, una ragazza di venti anni avrebbe dichiarato di essere stata legata e poi violentata da Valentino. Il ragazzo intanto resta in carcere, al Regina Coeli, perché i giudici temono che, una volta fuori, possa ancora infettare qualche ragazza.