117 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Uccide i figli nel carcere di Rebibbia. La detenuta al giudice: “Sono una maestra”

Alice Sebesta, la detenuta che ha ucciso i suoi due figli nella sezione Nido del carcere di Rebibbia era una maestra d’asilo a Monaco di Baviera. Così ha dichiarato un mese fa la 33enne al giudice, in occasione della convalida dell’arresto per traffico internazionale di droga. Le indagini sono in corso.
A cura di Alessia Rabbai
117 CONDIVISIONI
Foto La Presse
Foto La Presse

"Sono una maestra d'asilo" così ha dichiarato al giudice meno di un mese, come riporta il Corriere della Sera Alice Sebesta, in occasione della convalida dell'arresto per traffico internazionale di droga e che le chiedeva che professione svolgesse a Monaco di Baviera. La stessa detenuta, insegnate oltre che madre, che martedì mattina ha ucciso i suoi due figli lanciandoli dalle scale nella sezione Nido del carcere di Rebibbia. La 33enne si trova nel reparto di psichiatria dell'ospedale Pertini dove è ricoverata, sedata e sorvegliata in stato di arresto per duplice omicidio. Intanto si cerca anche all’estero il padre nigeriano dei due bambini, Ethis E., per l’autorizzazione all’espianto degli organi di Divine, dopo la dichiarazione di morte cerebrale. Faith, la bambina di 6 mesi, è morta sul colpo.

Detenuta uccide in figli in carcere a Rebibbia

"I miei figli sono liberi. Sono in Paradiso" ha detto la donna mercoledì al suo avvocato Andrea Palmiero. "Sapevo che ieri era in programma l'udienza davanti ai giudici del Riesame che dovevano discutere della mia posizione". Contattato da Fanpage.it l’avvocato Palmiero ha rilasciato un'intervista raccontando la vicenda giudiziaria della donna e spiega come non riesca a dare una motivazione sul suo gesto estremo. Secondo il legale Alice sarebbe stata presto scarcerata, ragione che rende ancora più incomprensibile ciò che ha fatto: “Chiederò una perizia psichiatrica per valutare capacità intendere e di volere”.

Sospesi i vertici del carcere di Rebibbia

I carabinieri del Nucleo investigativo stanno svolgendo accertamenti per individuare responsabilità in eventuali mancati controlli all’interno del reparto nido del carcere femminile, dove il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha sospeso la direttrice del complesso Ida Del Grosso, la sua vice, Gabriella Pedote, e il vice comandante della polizia penitenziaria, Antonella Proietti. Le indagini della procura e del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria proseguono spedite alla ricerca di chi avrebbe dovuto accorgersi delle condizioni psichiche della donna e non l’ha fatto. I carabinieri stanno concentrando la loro attenzione anche sulla psicologa del carcere femminile che ha incontrato due volte Alice, la prima al suo ingresso a Rebibbia e la seconda su sollecitazione della direzione che aveva ricevuto le relazioni dalle agenti della Penitenziaria in servizio nel nido.

117 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views