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Torturata e ustionata con un ferro da stiro: 28enne in fin di vita. Si cercano gli aguzzini

Torturata e picchiata per ore e ora lotta tra la vita e la morte. Sul corpo i segni di ustioni provocate con un ferro da stiro e di sigarette spente: la ragazza di 28 anni trovate esanime nella sua casa di Albano Laziale (Castelli Romani), è ancora ricoverata in gravi condizioni al Sant’Eugenio di Roma, mentre gli inquirenti tengono il massimo riserbo sulle indagini.
A cura di Valerio Renzi
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È arrivata nel pomeriggio dello scorso martedì al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Eugenio di Roma. Da quel momento sta lottando tra la vita e la morte. Il corpo della 28enne è coperto di ferite e piaghe da ustioni, qualcuno l'ha segregata nell'abitazione in via Virgilio nel comune di Albano Laziale ai Castelli Romani. Le sevizie e le torture sarebbero andate avanti per molte ore, ma nessuno nella palazzina popolare ha sentito nulla: per ustionarla il suo aguzzino ha usato anche un ferro da stiro, sul corpo i segni di numerose sigarette spente. Scriviamo del responsabile al singolare, ma non è chiaro se ad agire sia stata più di una persona, come non è stato stabilito se abbia subito anche abusi sessuali.

Quando è stata trovata le sue condizioni erano già gravissime, tanto da rendere necessario il trasferimento dall'ospedale di Albano al nosocomio romano che ha un reparto specializzato nelle cure dei grandi ustionati. Massimo riserbo sulle indagini da parte degli inquirenti: l'efferatezza delle torture subite dalla ragazza ha convinto gli investigari ad aspettare l'individuazione del responsabile, o dei responsabili, prima di far trapelare ulteriori dettagli. Gli uomini della Scientifica sono a lavoro sulle tracce individuate nell'appartamento, nella speranza che possano dare indicazioni utili per le indagini.

Si scava nella vita privata della ragazza. Gli agenti della Squadra Mobile stanno ascoltando amici e conoscenti per capire il movente di tale violenza, mentre le telecamere di videosorveglianza della zona sono passate al setaccio e si seguono le tracce della giovane sui social network, nella speranza che dalle interazioni sui suoi profili possano emergere elementi utili. Gli investigatori non escluderebbero però il gesto di uno squilibrato, senza un particolare rapporto con la vittima.

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