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Covid 19

Termoscanner e check point alla casa di cura Villa delle Querce a Nemi: contagi salgono a 30

Salgono a trenta i casi di coronavirus all’interno della casa di cura Villa delle Querce a Nemi. Massima attenzione intorno alla struttura, dove i contagi stanno aumentando: solo nella giornata di oggi, ne sono stati registrati sei. La Regione Lazio ha attivato un check point con termoscanner per monitorare chi entra ed esce dalla struttura.
A cura di Natascia Grbic
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Sono trenta i casi di coronavirus riferibili al cluster della casa di cura Villa delle Querce, a Nemi. Sei, sono stati registrati nella giornata di oggi. Dato l'aumento dei contagi, la Regione Lazio ha attivato il check point con termoscanner per monitorare da vicino chi entra e chi esce dalla struttura sanitaria. Nessun cordone sanitario ancora (come invece è avvenuto per la San Raffaele di Rocca di Papa), ma si può ormai ben dire che Villa delle Querce è la nuova sorvegliata speciale nella zona dei Castelli Romani. La maggior parte dei contagi si registra tra i pazienti della struttura, anche se pure parte gli operatori sanitari sono risultati positivi. Attualmente devono ancora arrivare i risultati di altri tamponi effettuati, e non è escluso che i contagi siano destinati a salire.

Secondo quanto spiegato a Fanpage.it da Tiziano Trobia, delegato del sindacato Clap, le operazioni di sicurezza messe in campo dalla direzione di Villa delle Querce sarebbero state tardive e insufficienti. Per questo era stata mandata una lettera alla POLIGEST S.p.A., società proprietaria della casa di cura, per chiedere risposte adeguate all'emergenza coronavirus in corso. "È dall'inizio dell'emergenza che denunciamo provvedimenti inadeguati nella casa di cura Villa delle Querce. Abbiamo chiesto alla POLIGEST S.p.A. che gli operatori fossero dotati di mascherine e dispositivi di protezione individuale, che fossero definite regole chiare nell'uso degli spogliatoi, dove gli operatori entrano e si cambiano insieme. Abbiamo chiesto di fare attenzione alla mensa, dove i lavoratori mangiano gomito a gomito in un ambiente molto piccolo. Abbiamo chiesto ovviamente i tamponi. Invece, solo silenzio: su tutto o quasi l'azienda si è mossa tardivamente"

In seguito alla denuncia delle Clap, sulla vicenda aveva preso parola anche l'organizzazione sindacale Cisl di Villa delle Querce, difendendo l'operato della struttura e dichiarando che sin dall'inizio della pandemia erano state messe in campo tutte le misure necessarie al fine di arginare i contagi da coronavirus. "Per ciò che riguarda la LDM, reparto attualmente interessato da infezione Covid-19 per il ricovero di un paziente inviato da altra struttura con scarsa certificazione, risultato poi positivo nell' approfondire le indagini diagnostiche in reparto,  le OS in concerto con la Direzione hanno provveduto a far si che il focolaio venisse subito isolato e ad onor del vero in 12 ore sono state messe in pratica tutte le procedure e gli accorgimenti atti al blocco della diffusione", si legge in una nota. E ha poi aggiunto che nessuno, tra pazienti e operatori sanitari, manifestava i sintomi di infezione da Sars-Cov2.

A oggi, la situazione è ben diversa, con contagi che aumentano giorno dopo giorno. E per questo la Regione sta attenzionando in modo particolare proprio Villa delle Querce. Quello che si vuole evitare, è di istituire altre zone rosse all'intero del Lazio, o di avere nel proprio territorio un altro grave caso come quello di Rocca di Papa.

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